IL FARO CONSOB
Il tutto sarà oggetto di discussione da parte dei consiglieri che sempre oggi tracceranno le tappe successive affidate al comitato governance e nomine, che dovrà individuare il cacciatore di teste indicandogli il profilo del nuovo timoniere. Il passaggio di testimone avverrà quindi senza scossoni, in modo che la banca non abbia a soffrire ulteriormente. La Consob, comunque, sta seguendo da vicino l'evoluzione della situazione e da giorni ha acceso più di un faro sull'istituto.
Intanto il titolo Unicredit, che venerdì aveva compiuto un balzo di quasi l'8% sull'onda delle indiscrezioni che davano per fatto l'avvicendamento, ieri ha frenato bruscamente (-3%) sia per le prese di beneficio sia per le incertezze sul nome del successore. Del resto, per quanto rapido possa essere il processo di selezione, difficilmente si potrà avere un'indicazione anche solo approssimativa prima di una settimana. Pertanto, la gran parte dei nomi che circolano sono frutto di autocandidature o mere elaborazioni giornalistiche.
Sempre ieri Unicredit ha inaugurato ufficialmente la sua nuova filiale di Corporate & Investment Banking di Madrid, puntando quindi sulla Spagna che viene considerato un mercato in forte crescita. L'obiettivo del gruppo italiano, è stato detto durante una conferenza stampa presso la sede della Borsa di Madrid che Ghizzoni ha voluto condurre personalmente dimostrando professionalità, è «allargare la presenza internazionale di Unicredit nei paesi che attualmente offrono le migliori opportunità di sviluppo». Nonostante le attuali incertezze politiche, la Spagna è del resto uno dei paesi europei che più crescono (le previsioni sono del 2,5-3% per il 2016, il doppio della media europea). Peraltro, l'export spagnolo verso le aree in cui Unicredit occupa una posizione leader (Italia, Germania, Austria ed Europa Centro Orientale) ammontano a 77 miliardi di euro, il 30% del totale di quel Paese.