Ottocentotrentanove emendamenti che non sposteranno neanche una virgola del testo approvato alla Camera: la commissione Bilancio del Senato ha iniziato oggi la terza lettura della legge di Stabilità sapendo benissimo che si tratta di un passaggio puramente formale: modifiche al provvedimento non sono più possibili (perché poi dovrebbe tornare ancora alla Camera) e tutto si svolgerà quindi piuttosto rapidamente. Dunque entro stanotte la commissione dovrebbe dare il proprio via libera, bocciando tutte le proposte emendative che saranno esaminate, e già domattina l'aula si riunirà per l'approvazione finale. Con buona probabilità, l'imminenza delle festività indurrà i senatori ad un esame rapido, senza bisogno di arrivare a mercoledì. Il governo ha comunque sempre la possibilità di porre la questione di fiducia.
Così a questo punto la battaglia si sposta dagli emendamenti agli ordini del giorno, ovvero proposte meno vincolanti per il governo (il quale del resto le accetta impegnandosi solo solo a "valutare l'opportunità" di quanto richiesto) ma che consentono ai firmatari di rivendicare il proprio impegno presso i soggetti o i territori interessati. Poi arriverà il prossimo "treno" a cui eventualmente agganciare i vagoni vagoncini legislativi, ovvero il decreto muillaproroghe da approvare entro la fine dell'anno.
