Più regole contro l'utilizzo selvaggio dei monopattini, ma anche divieto di fumo alla guida, stretta su smartphone, tablet e apparecchi che allontanano le mani dal volante, ritorno del bonus taxi, sfruttabile anche solo per andare al lavoro nelle ore di punta. Per il Parlamento la revisione del Codice della Strada introdotta nel decreto Infrastrutture dovrà passare anche da qui. Da martedì le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera inizieranno ad esaminare gli emendamenti al testo arrivati dai partiti, che hanno già segnalato le loro proposte prioritarie.
Tutti gli emendamenti al Dl Infrastrutture
Alcune, come la regolamentazione dei monopattini e delle biciclette in noleggio, trovano un consenso sostanzialmente unanime, altre, come l'innalzamento dei limiti di velocità su alcuni tratti autostradali o l'addio alle botticelle romane e ai fiaccherai fiorentini sono invece sponsorizzate solo da alcune forze politiche: la Lega nel primo caso, il M5S nel secondo. Anche il divieto di fumare rientra nelle proposte del Movimento 5 Stelle che chiede, tra l'altro, l'inasprimento delle multe per chi utilizza non solo apparecchi radiotelefonici, ma nello specifico anche «smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante». L'idea è di passare ad una sanzione compresa tra 422 e 1.697 euro (dalla forbice attuale di 167-661 euro), con in più la sospensione della patente da 7 giorni a due mesi. Nel caso di ulteriore violazione nel corso di un biennio viene proposta una maximulta da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi. Forza Italia guarda invece all'obbligo di cinture a bordo degli scuolabus su tutto il territorio nazionale, mentre l'allungamento della validità del foglio rosa a dodici mesi è legato alla possibilità, richiesta in modo bipartisan, di poter affrontare l'esame di guida tre volte e non più due.
Il servizio pubblico
Il ritorno del bonus taxi e Ncc in città, introdotto nella conversione del decreto Rilancio per le persone con disabilità o con patologie accertate (poi potenziato anche nel successivo decreto Agosto dello scorso anno), riguarderebbe invece - nelle intenzioni praticamente di tutti gli schieramenti - anche le famiglie «più esposte agli effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica di virus COVID-19, chi »utilizza il trasporto pubblico non di linea tra le ore 7:00 e le ore 10:00 dei giorni feriali, le persone «che effettuano spostamenti in ragione della propria attività lavorativa o di volontariato di natura sanitaria, o sociosanitaria, o socioassistenziale, o nell'ambito dell'istruzione ed educazione, ovvero donne in gravidanza, ovvero tutti gli over 55, ovvero nell'ambito del piano vaccinale».