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di Enzo Vitale

Dopo Tabby, altre 234 stelle con strani segnali: tutti aspettano Et

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Domenica 6 Novembre 2016, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 12:53
Duecentotrentaquattro stelle dall'aspetto e dal comportamento alquanto strano. E' presto per dire che ospitano sistemi planetari, e quindi pianeti potenzialmente in grado di ospitare forme di vita, ma certo lo studio realizzato dal  professor Ermanno F. Borra ed Eric Trottier dell'Università canadese di Laval in Quebec, presentano aspetti sicuramente da approfondire.
«I due scienziati hanno analizzato le caratteristiche spettrali di due milioni e mezzo di stelle di tipo spettrale più o meno simile a quello del Sole, rilevando che 234 di esse (circa 1/10.000 di quel campione) presentano peculiari periodiche modulazioni della loro luce a livello di caratteristiche spettrali». A parlare è Massimo Teodorani, astrofisico e professore universitario  a contratto. «Considerando che stelle di tipo spettrale di tipo solare -continua Teodorani- non vanno soggette a variazioni intrinseche dato che per loro natura esse sono stelle molto stabili che bruciano termonuclearmente idrogeno per alcuni miliardi di anni e considerando che una analisi statistica mostra che le peculiarità rilevate non sono causate da effetti strumentali, sussiste un forte sospetto che queste anomalie nella emissione di luce siano di natura artificiale ed intelligente, a meno che queste stelle non contengano una composizione chimica peculiare. Ovviamente è tutto da accertare. Se si trattasse di segnali di natura intelligente questi potrebbero essere stati prodotti con potenti fasci Laser deliberatamente modulati con una ben precisa separazione temporale al fine di essere scoperti dagli scienziati di altre stelle».

(Il professor Ermanno F. Borra dell'Università canadese di Laval)


IL CASO MISTERIOSO DELLA STELLA DI TABBY
Si chiama in gergo astronomico KIC 8462852 ed è una stella che si trova  nella costellazione del Cigno distante circa 1.480 anni luce dalla Terra. E' assurta alle cronache perchè lo scorso settembre 2015  il telescopio spaziale Kepler scoprì delle particolari variazioni di luminosità che avevano fatto pensare che, intorno alla stella, potessero esserci delle megastrutture aliene. Le ipotesi furone tante:  dalla nuvola di detriti a resti di comete orbitanti intorno all'astro. Dopo un'infinità di ipotesi siamo da capo a dodici in quanto l'astro nella costellazione del Cigno presenta tuttora anomalie ancora inspiegabili. In sostanza la luminosità della stella diminuisce in maniera davvero singolare: in 200 giorni perde il 2% della sua luminosità e continua a farlo. Di cosa si tratta? Il mistero resta tale e le possibilità sono ancora tutte aperte. E dopo Tabby (questo il nome dato dagli astronomi a Kic 8462852), la nuova serie di eventi inspiegabili delle 234 stelle dello studio canadese.


LO STUDIO DEGLI ASTROFISICI CANADESI
Tornando allo studio degli astrofisici canadesi va detto che, anche in questo caso, il mistero resta fitto. «Alla luce di queste prospettive -dice ancora Teodorani-, non resta che ripuntare queste 234 stelle utilizzando le tre principali tecniche cosiddette "SETI targeted", cioè  osservazioni SETI mirate. Le tecniche del Seti (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), ovvero il centro di Ricerca di Intelligenza Extraterrestre, il programma dedicato alla ricerca della vita intelligente extraterrestre,  potrebbero arrivare a qualche conclusione e chissà forse a confermare «che alcune di quelle stelle -chiosa il professor Teodorani- sono abitate da civiltà tecnologiche che vogliono segnalare, come un faro verso le navi in mare, la loro esistenza».

BRIAN COX I POLITICI  E IL PARADOSSO DI FERMI
Intanto Brian Cox, fisico delle particelle, professore all’Università di Manchester e ricercatore di ATLAS, uno degli  esperimenti dell’acceleratore Large Hadron Collider al CERN di Ginevra,  dice la sua sul paradosso di Fermi, la valutazione della probabilità di entrare in contatto con forme di vita intelligente extraterrestre elaborata proprio dal fisico italiano Premio Nobel che prendeva in considerazione la probabilità di entrare in contatto con forme di vita intelligente extraterrestre. Famosa la frase Where is everybody? ("Dove sono tutti quanti?). Ebbene Fox, ironicamente, nel corso di un dibattito, ha detto che ci sarebbe una possibilità che gli alieni abbiano dovuto spazzar via tutti i disordini politici prima di diventare abbastanza avanzati per lanciare una esplorazione interstellare. La crescita della scienza e dell'ingegneria potrebbe superare inevitabilmente lo sviluppo di competenze politiche che portano al disastro. Noi -ha affermato Cox-, potremmo approcciarci a tale possibilità».

enzo.vitale@messaggero.it






 
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