Erano stati gettati via come fossero scarpe vecchie. Chiusi nei sacchetti e gettati all'interno dei bidoni dell'immondizia, per quei trentadue uccellini nati da qualche giorno sarebbe stata la fine se non fosse stato per una telefonata. Ma cominciamo dall'inizio. Siamo a Borgo Venezia, località periferica di Verona. Lì, sabato mattina, il Nucleo Guardie Zoofile Oipa di Verona, riceve una telefonata. È una signora che, allarmata dal pigolio disperato proveniente da alcuni sacchetti della spazzatura, ha deciso di dare l'allarme. La pattuglia dei volontaria trova decine di uccellini (pulli, si chiamano quando sono incapaci di procurarsi il cibo) che, come illustrato dalle immagini pubblicate sui social da Progetto Natura Verona Lago, sono vivi per miracolo.
Insieme ai piccoli merli (o storni), anche alcune parti dei loro nidi.
È chiaro a tutti, principalmente a coloro che se ne stanno amorevolmente occupando, che la salvezza di quei piccoli è legata a un filo. Avrebbero avuto ancora bisogno della madre per chissà quanto tempo. Una necessità che qualcuno ha voluto togliere loro e che non trova spiegazione alcuna. Così, mentre la denuncia alle autorità sta per essere inviata, l'ultima parola spetta a chi sta facendo il possibile per salvarli: "Sappiamo che non tutti ce la faranno, commentano amaramente al Centro di Recupero, ma ce la metteremo tutta".