Violenza sulla figlia e quattro amichette: papà disabile due volte imputato

Violenza sulla figlia e quattro amichette: papà disabile due volte imputato
di Teodora Poeta
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 07:31

Dietro le porte chiuse dell’aula di tribunale, ieri, si è svolto uno dei due processi ai quali è sottoposto un 58enne di Teramo, in pensione dopo un infortunio sul lavoro, accusato in entrambi i procedimenti penali di aver abusato sessualmente di quattro ragazzine che all’epoca dei fatti erano poco più che bambine, una delle quali è sua figlia che aveva 13 anni. Una storia che sarebbe accaduta in un’abitazione di un quartiere cittadino che le minori frequentavano perché era la casa della loro amichetta. Al momento in corso ci sono due processi nei suoi confronti che riguardano presunte vittime ed epoche differenti, ma con accuse identiche che tuttavia non hanno mai spinto gli inquirenti a chiedere una misura per il 58enne, difeso dall’avvocato Stefano Franchi.

A far emergere la vicenda sono stati i racconti della figlia, che all’epoca aveva appena 13 anni, e poi i gesti di autolesionismo di una sua amichetta che subito hanno insospettito i genitori. Si parla di accuse gravi, mosse da bambine e ragazzine tra i 14 e i 17 anni che a suo tempo sono state tutte sentite con la formula dell’incidente probatorio per cristallizzare le prove. Ognuna di loro avrebbe confermato i fatti e si sarebbe resa credibile nonostante la giovanissima età. L’uomo, invece, ha sempre negato e rigettato ogni accusa.

Nello specifico si parla di fatti risalenti già al 2013 e fino al 2018. I due processi non sono mai stati riuniti, nonostante la richiesta reiterata della difesa dell’imputato. Secondo l’accusa il 58enne avrebbe toccato nelle parti intime sua figlia, costringendola a subire atti sessuali dopo averle tolto il pigiama sul lettino della sua cameretta.

Un’amichetta della figlia, invece, in circa cinque occasioni così come ricostruito sempre dall’accusa, l’avrebbe presa in braccio per poi palpeggiarla mentre le diceva: «Ti prego non ti scansare, secondo me piacerà anche a te e piacerà anche a me». Presunte molestie sessuali subite pure da un’altra amica della figlia.

Tre ragazze (la figlia e due amiche) si sono tutte costituite parte civile nel processo più recente contro il 58enne, ossia quello con le accuse risalenti al 2018, assistite dalle avvocate Paola Petrella ed Eva Guardiani, così come la quarta ragazza (i fatti si riferiscono al 2013-2015) che è invece assistita dall’avvocata Dora Di Stefano. Quest’ultima vittima è stata la prima a denunciare con grande coraggio e il processo, che si è svolto ieri davanti al collegio dei giudici presieduto da Carlo Calvaresi, i cui fatti vanno dal 2013 al 2015, è ormai in fase avanzata, ma non ancora concluso. Si tratta di accuse gravi e pesanti che sono in entrambi i casi tutte da provare nei dibattimenti in corso, ma resta il dolore di queste giovanissime ragazze (oggi sono tutte maggiorenni) che hanno visto stravolta la loro infanzia. Nel caso della figlia ha dovuto trascorrere anche un periodo in una casa famiglia e alcune delle altre ragazze hanno seguito un lungo percorso psicologico necessario per il recupero. 

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