Tragedia nella frazione di San Nicolò, a Teramo. M.B., 40 anni, si è tolto la vita impiccandosi nella cantina della sua abitazione. Non ha lasciato lettere per spiegare il suo gesto, tuttavia, stando a quanto si apprende, sembra che nascondesse già dentro di sé un profondo disagio che lo ha sopraffatto.
Secondo le indagini, prima di compiere l'atto estremo, l'uomo aveva pranzato regolarmente con la madre, con cui conviveva, per poi allontanarsi per alcuni impegni. Verso le 18.30, un suo amico preoccupato perché dalla sera precedente il 40enne non gli rispondeva al telefono, l'ha trovato accanto a una finestra chiusa da una ringhiera nel piano interrato della casa. L'amico ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunte un'ambulanza del 118 di Teramo e le Volanti della Polizia per le indagini. Verso le 21, su incarico del pm di turno, è intervenuto l'anatomopatologo Giuseppe Sciarra per l'ispezione cadaverica. Sarà il pm a decidere se far trasportare il corpo all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo o firmare l'autorizzazione per la restituzione della salma alla famiglia per la sepoltura.
La notizia si è diffusa rapidamente a San Nicolò, dove M.B., dipendente di un'azienda, era molto conosciuto come un grande appassionato di calcio, che praticava spesso con i suoi amici di sempre.