In mattinata, la 24enne era stata giudicata colpevole dalla giuria popolare, dopo una camera di consiglio durata novanta minuti. Alla lettura della sentenza, Samira è scoppiata a piangere, consolata da una guardia carceraria.
Nel pomeriggio, il giudice ha specificato la condanna, riconoscendo la mamma 24enne affetta da depressione: «Le ha uccise in un moto di rabbia e vendetta verso il compagno», ha detto in aula.
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