Si prostituisce per ripagare un debito ma non ci riesce e perde la casa: due condanne

Si prostituisce per ripagare un debito ma non ci riesce e perde la casa: due condanne
di Marcello Ianni
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Lunedì 18 Marzo 2024, 07:44

Aveva chiesto un prestito di 4 mila euro non immaginando che da quel momento sarebbe entrata in un inferno. La singolare vicenda giudiziaria è stata recentemente affrontata dal Tribunale dell’Aquila che, riunito in sede collegiale, ha condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa), con l’accusa di esercizio arbitrario delle propria ragioni, due uomini di 38 e 28 anni, di Napoli, entrambi assistiti dall’avvocato Gian Luca Totani.

Secondo l’accusa, la donna non è riuscita a onorare il debito contratto con i due imputati che hanno pensato bene, per questo, di impossessarsi dell’alloggio provvisorio antisismico a Paganica con tutto ciò che era all’interno: televisore, lavatrice e forno a microonde compresi. Neppure l’essere riuscita a saldare in parte il debito aveva calmato gli animi dei due imputati, arrivati a minacciare la donna di raccontare la sua relazione con un’altra donna.

Si era arrivati addirittura a un lancio di sassi alle finestre del Map: la donna si era spaventata ed era stata costretta a trovare rifugio nell’alloggio di proprietà ancora non ristrutturato dopo il sisma.

Gli episodi valutati dal Tribunale vanno dalla fine di marzo all’inizio di aprile del 2016. Per accelerare la restituzione della somma la donna aveva addirittura scelto di prostituirsi riuscendo solo a raggranellare 200 euro. Alla fine sfiancata dalle continue pressioni esercitate dagli imputati, la donna si era fatta trovare da loro con la somma di 500 euro, ma anche dai carabinieri. 

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