Precipita per dieci metri sulla Majella: Marco Carusotto morto a 59 anni

Precipita per dieci metri sulla Majella: Marco Carusotto a 59 anni
di Patrizia Pennella
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 07:56

La montagna era la sua passione, un vero e proprio pezzo di vita. Amava l'altezza e il cielo terso Marco Carusotto, 59 anni, pescarese, che a passeggiate, escursioni, arrampicate, dedicava tutto il suo tempo libero. Ed è stata proprio la montagna a tradirlo, una di quelle a lui più familiari, la Majella.

Ieri aveva approfittato della giornata particolarmente favorevole per andare a fare un'escursione nella Valle dell'Orfento, dove la natura in questo periodo ha colori particolarmente intensi. Stava percorrendo i sentieri del ponte del Vallone, da solo, quando all'improvviso è scivolato ed è precipitato in una scarpata. Un volo di oltre dieci metri, tra la vegetazione e le rocce. Ha gridato ed è stato proprio l'urlo a mettere in allarme altri escursionisti che stavano percorrendo lo stesso sentiero.

A chiamare i soccorsi sono stati proprio queste persone, a lui sconosciute ma unite dal comune amore per la montagna. La centrale operativa del 118 una volta ricevute le coordinate, ha immediatamente inviato l'ambulanza di stanza a Caramanico, il centro più vicino. Poi, conoscendo la situazione del territorio, ha fatto alzare anche l'elisoccorso sul quale ha preso posto anche personale del soccorso alpino. Una squadra con sei operatori del Cnsas è poi partita su terra.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, diretti dal capitano Carlo Colantoni. Quando sono riusciti a raggiungere l'escursionista sanitari e operatori si sono resi conto che le condizioni di salute dell'escursionista erano particolarmente gravi: da una prima valutazione hanno riscontrato un politrauma con fratture ai due arti inferiori e soprattutto un trauma cranico commotivo. Dopo averlo stabilizzato sul posto i soccorritori lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Pescara.

Purtroppo la corsa contro il tempo è stata inutile: Carusotto è morto poco dopo l'arrivo in ospedale. Nell'ultimo post su Facebook lascia traccia della sua attesa per i colori dell'autunno, per l'arrivo del foliage. Amava la montagna abruzzese, ne conosceva bene i percorsi: dal Corno Grande al Monte Amaro e ancora la Majella, oltre i duemila, in quello che descrive un paesaggio lunare, tra le cime di monte Focalone e monte Acquaviva. La Valle dell'Orfento era per lui una passeggiata di relax. Ne amava la natura, i colori, i cambiamenti stagionali. La racconta così: «Posto bellissimo adatto a tutti , bambini superiore ai 12 anni, sarete incantati entrando in un bosco fatato. Da esplorare». E proprio questa montagna a lui tanto cara, alla fine, ha segnato il suo destino.

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