Sonnellini di pattuglia, tutti i poliziotti sospesi rientrano in servizio senza sanzioni

Il tribunale del Riesame accoglie le dieci richieste di rientrare a lavoro degli agenti della Stradale di Pratola Peligna accusati, a vario titolo, di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato, omissione di atti di ufficio e di soccorso, furto.

Sonnellini di pattuglia, tutti i poliziotti sospesi rientrano in servizio senza sanzioni
di Patrizio Iavarone
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Martedì 19 Settembre 2023, 10:13

Con l’accoglimento ieri da parte del Riesame del ricorso presentato da Beniamino Del Rosso, le difese fanno l’en plein: dieci interdizioni su dieci annullate dai giudici aquilani che, ancora un volta ieri, seguendo la stessa linea dei precedenti, hanno smontato il provvedimento di sospensione adottato il 18 luglio scorso dal gip di Sulmona, Alessandra De Marco, nei confronti dei poliziotti della Stradale di Pratola, coinvolti nell’inchiesta, che vede diciannove agenti in tutto indagati, sui “furbetti del sonnellino”.
Tutti accusati, a vario titolo, di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato, omissione di atti di ufficio e di soccorso, furto. Un’ordinanza cumulativa, “stereotipata” scrive il Riesame, tardiva e lontana dal rispondere alle esigenze cautelari adottate per il rischio di reiterazione del reato. Per questo i dieci poliziotti sospesi, con sanzioni che andavano dagli otto ai dodici mesi di interdizione, torneranno tutti a lavoro.
Alcuni di loro, in realtà, già sono in servizio, perché nonostante la fretta che aveva l’amministrazione nel visionare il fascicolo (negato dalla procura prima della pronuncia del gip), alla fine non sono stati presi finora provvedimenti disciplinari. Nessuna sospensione d’ufficio, né trasferimento in altra sede, neanche una decurtazione dello stipendio. E, a questo punto, è difficile anche che vengano presi i provvedimenti disciplinari, perché sarebbero comunque tardivi rispetto alla normativa e sarebbero facilmente impugnabili dalle difese. L’attesa per il pronunciamento del Riesame, ha poi fatto superare l’ipotesi del giudizio immediato per gli indagati che ora, quindi, dovranno probabilmente comparire davanti al Gup quando e se la procura deciderà di chiedere il rinvio a giudizio. Bisognerà prima però formalmente chiudere le indagini e inviare gli avvisi di garanzia: un lavoro, che visto il precedente del Riesame, dovrà essere portato avanti con molta attenzione da parte procura della Repubblica di Sulmona.
 

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