Tragedia in mare, Pescasseroli piange due giovani migranti. Il fratello Gibril: «È pericoloso, non partite»

Gibril Darboe, gambiano che vive nella capitale del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, ha perso il fratello e il nipote nel naufragio. Il sindaco Giuseppe Sipari commosso: «Un dolore che tocca tutta la nostra comunità»

Gibril Darbole ha perso un fratello di 19 anni e un nipote in mare.
di Sonia Paglia
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 09:14

La tragedia avvenuta al largo della Libia colpisce anche la comunità di Pescasseroli, in provincia dell'Aquila. Il sindaco Giuseppe Sipari, insieme all’amministrazione comunale, si stringe al dolore di Gibril Darboe, il 26enne del Gambia, che nel naufragio del gommone, ha perso un fratello di 19 anni e un nipote di 21 anni. Gibril Darboe vive a Pescasseroli dal 2016. E’ un giovane rispettoso, sensibile. Un grande lavoratore e uno sportivo. Dopo aver ottenuto la protezione internazionale, è stato impiegato nell’attività artigianale, gestita dall’assessore Francesco Paglia, prendendo in affitto una casa.


Suo fratello e il nipote volevano raggiungerlo nella capitale del Pnalm. Nonostante le raccomandazioni di Gibril, circa i pericoli del viaggio, i due hanno deciso comunque di partire, spinti dalla ricerca di una vita migliore. Anche l’assessore Paglia aveva cercato di dissuaderli, ma senza esito positivo. «Ho conosciuto i due ragazzi e insieme a Gibril, abbiamo cercato di scoraggiarli nell’intraprendere questo viaggio - racconta Paglia - In Libia, sono stati derubati di documenti e denaro contante.

Sono partiti in tre. Uno dei fratelli è stato condotto in carcere. L’altro, insieme al nipote, sono morti. Abbiamo saputo da un giovane sopravvissuto, che quattro giorni prima, sono morte altre 47 persone».


Il sindaco Sipari auspica che questa vicenda triste, a ridosso del Natale, possa far nascere nelle persone un pensiero di fratellanza. «Innanzitutto - afferma Sipari - con tutte le vittime di ingiustizia ed essere anche un momento di riflessione su quanto la storia del nostro tempo, sia molto meno distante da noi di quanto a volte ci sembri. Spesso delle tragedie che si consumano intorno a noi, ci arriva solo un eco. Questa volta invece, la tragedia ci colpisce direttamente come comunità. A nome di tutti, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Gibril Darboe, nostro concittadino ormai da anni, che ha perso un fratello e un nipote mentre attraversavano il Mediterraneo con altri 50 ragazzi».

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