Pescara, Domenico Pettinari sfida i partiti nella corsa a sindaco: «Avete fallito, ecco perché la gente voterà per noi»

Aula Consiliare gremita in comune, «Siamo sempre di più» recita lo striscione

Pescara, Domenico Pettinari sfida i partiti nella corsa a sindaco: «Avete fallito, ecco perché la gente voterà per noi»
di Paolo Vercesi
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Domenica 14 Aprile 2024, 07:00

«Ci sono 45mila pescaresi che non vanno più a votare perché hanno perso fiducia nella politica, i partiti hanno fallito ed ecco perché ci siamo noi». Un applauso scrosciante, il primo di tanti in un’aula consiliare gremita e addobbata con lo striscione “Siamo sempre di più”, ha salutato Domenico Zaccardi Pettinari candidato sindaco del polo civico che ieri pomeriggio ha raccolto fedelissimi e simpatizzanti per illustrare il programma.

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Le parole

Al suo fianco Giovanni D’Andrea, già presidente del consiglio provinciale, ed Ernesto Grippo, alleati in nome di una campagna elettorale fortemente incentrata sul valore della legalità.

Severissimo Grippo che nell’introduzione ha duramente criticato l’attività dell’amministrazione comunale uscente in tema di anticorruzione e che poi, non a caso, ha citato la figura di Don Tonino Bello, il vescovo scomodo di Molfetta nemico della malapolitica e fautore della lampada per rischiarare il buio dell’illegalità. «Una città non veloce ma lenta perché capace di guardare agli ultimi, no alla movida che porta in centro alcol e droga, sì allo sport» alcuni dei concetti più apprezzati dalla platea. Pettinari ha incoraggiato e ringraziato i giovani al suo fianco, ha salutato in prima fila Guidoni, generale a riposo dei carabinieri che sarà candidato in lista. Sull’ala destra un altro fedelissimo, Massimiliano Di Pillo, tra il pubblico tanti altri candidati tra cui il dottor Luigi Laguardia ed Emilio D’Innocente.

«Non abbiamo le risorse portate dai costruttori o dai grandi sponsor, noi facciamo tutto in casa perchè vogliamo restare con le mani libere» ha dichiarato il candidato sindaco col tono di chi rivendica con forza l’indipendenza nell’azione politico amministrativa senza dover saldare conti con nessuno a posteriori. «Nelle nostre liste sono rappresentati i mondi del volontariato, della sanità, delle forze dell’ordine, abbiamo professionisti, pensionati e disabili». Quindi i temi del programma, sintetizzati in un ospuscolo, non senza aver lancioato una stoccata al sindaco uscente, Carlo Masci, «mai visto uno che prima del voto disfa quanto fatto». Ed ancora: «Viale Marconi è un disastro, progettato dal centrosinistra e attuato e peggiorato dal centrodestra, e ora ci stanno mettendo una pezza, è un’amministrazione che smentisce se stessa». Nel programma di Pettinari un’urbanistica per ridurre il consumo di suolo, porto e aeroporto al servizio del turismo, verifica degli asfalti sulle strade, controllo dell’Aca per le reti idriche, ambiente e molto altro nelle buone intenzioni di Pettinari. E un’ultima garanzia di trasparenza: «Rendiconterò ogni spesa ogni tre mesi». Applauso.

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