Nevicata, cinquanta studenti bloccati sul bus al Brennero per otto ore

Nevicata, cinquanta studenti bloccati sul bus al Brennero per otto ore
di Patrizio Iavarone
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Sabato 24 Febbraio 2024, 07:17

Per oltre otto ore prigionieri della neve e del maltempo: fermi sull’autostrada del Brennero dove erano in transito di ritorno da Salisburgo per una gita scolastica. Un’odissea quella vissuta da cinquantuno studenti del liceo scientifico Enrico Fermi di Sulmona, rimasti intrappolati ieri, insieme a quattro professori e all’autista del bus, nella morsa del maltempo ai confini dell’Italia, dove si sono create code fino a trenta chilometri in ingresso. Il mezzo sul quale viaggiavano le tre classi del liceo, partite lunedì scorso da Sulmona, è stato fermato a pochi chilometri dalla zona franca, «quando ancora la neve non era alta – raccontano i protagonisti della vicenda – ci sarebbe bastato fare qualche altro chilometro e saremmo usciti dall’ingorgo».

La polizia e le autorità austriache, però, si sono mostrate particolarmente premurose, decidendo di fermare il traffico per evitare incidenti. Poi la neve ha cominciato ad accumularsi, raggiungendo il mezzo metro e suscitando un po’ di apprensione tra studenti e professori. È stata contattata l’ambasciata italiana. Da Vienna, però, nulla si è mosso. I docenti si sono messi quindi in contatto con il ministero dei Trasporti, fino ad arrivare alla segreteria di Matteo Salvini. Il Ministero ha contattato a sua volta la Farnesina, che ha aperto un’unità di crisi, chiamando l’ambasciata italiana in Austria e facendo partire un mezzo di soccorso della Protezione Civile dal Tirolo. I docenti hanno chiesto acqua, cibo e coperte per gli studenti presenti sul mezzo, oltre ad un medico in caso di necessità. 

«Nessun mezzo di soccorso austriaco è venuto da noi – ha raccontato la professoressa Francesca Abbriano che si è adoperata per i contatti istituzionali -.

Solo la mia insistenza verso le autorità italiane ha permesso di smuovere le acque». La situazione si è sbloccata solo verso le 18,30 di ieri sera, quando cioè molto lentamente e con cautela il traffico è stato riaperto, dopo che i mezzi spartineve sono entrati in azione liberando in parte la strada dalla coltre di neve. Il bus dei sulmonesi ha ripreso così pian piano la sua marcia in direzione Sulmona dove è arrivato a tarda notte.

«Non siamo stati mai davvero spaventati – commenta la preside del liceo, Luigina D’Amico – i ragazzi erano in buone mani, con insegnanti affidabili e competenti. Un po’ di preoccupazione sì, qualche disagio, ma alla fine tutto si è risolto per il meglio». Il timore era soprattutto che il prolungarsi della sosta potesse consumare il carburante dell’autobus e quindi lasciare al freddo i ragazzi. Ma le riserve sono bastate e risultate sufficienti per garantire un’attesa che, per quanto disagevole, non è mai stata davvero pericolosa, anche se le famiglie dei ragazzi hanno tempestato di telefonate i figli e la scuola. Se non altro, il primo vero incontro con la neve nella stagione che, quest’anno in Abruzzo, è stata rara. 

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