Hanno ricostruito il passaggio che mancava e chiuso il cerchio. I carabinieri del nucleo investigativo di Pescara hanno individuato infatti le altre due persone coinvolte nella rissa in cui avrebbe trovato la morte Afjal Hassan Khokan, un cittadino bengalese che viveva in un appartamento con altri extracomunitari. Si tratta di altri due bengalesi, nei confronti dei quali il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria. Dei due accusati uno soltanto è stato rintracciato dai carabinieri nella mattinata di ieri: l'altro, infatti, avrebbe già fatto ritorno nel suo paese, rendendosi di fatto irreperibile.
Per la morte di Hassan Khokan è accusato di omicidio Brahim Dahbi, di origini marocchine: il bengalese fu colpito da tre coltellate, durante una lite che si era sviluppata per ragioni legate alla convivenza all'interno dello stabile. I quattro stavano litigando nella piccola corte esterna dell'edificio quando il marocchino sferrò i colpi mortali, poi entrò in casa, lavò il coltello e lo lasciò su un mobile. Le indagini dei carabinieri presero subito un indirizzo preciso, ma furono sostanzialmente ostacolate dall'omertà delle persone che avevano assistito alla lite e che non hanno aiutato, almeno in una prima fase, nella definizione dei ruoli delle persone coinvolte.
A cui si è arrivati dopo tre mesi e grazie all'approfondimento delle indagini da parte degli investigatori.