Gran Sasso Science Institute
vicina la conferma per un triennio

La sede del Gssi
di Stefano Dascoli
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Martedì 22 Dicembre 2015, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 09:15
L'AQUILA - Anche per il triennio 2016-2018 il Gran Sasso Science Institute proseguirà la sua attività. Forse ancora non come scuola a statuto speciale (come la Normale di Pisa), dotata di autonomia giuridica, ma di certo almeno come istituto sperimentale di dottorato internazionale. Uno dei tasselli principali è già stato apposto: si tratta del fondamentale parere positivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, senza cui il Gssi sarebbe sparito. Un passaggio nodale, confermato dal direttore Eugenio Coccia. In realtà è pienamente in corso l’interlocuzione con il Miur (il Ministero dell’Università e della Ricerca) per capire in che “forma” andare avanti nel prossimo triennio. Gli incontri si susseguono perché entro il 31 marzo 2016 tutte le condizioni normative previste per assicurare il carattere di stabilità alla scuola (valutazione Anvur, successivo decreto di riconoscimento da parte del Miur, reperimento completo dei fondi) dovranno essere rispettate.

L’ITER
A che punto è, dunque, la questione? Il 16 novembre scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la delibera Cipe del 6 agosto che traccia il percorso, in particolare quello economico finanziario. Su proposta del sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, è stata stabilita l’assegnazione di 18 milioni di euro complessivi per il triennio 2016-2018, 6 milioni l’anno, con copertura individuata nei fondi per il sisma. Una cifra che però non viene considerata sufficiente a soddisfare il bisogno complessivo di 27 milioni di euro, ovvero 9 l’anno. Qui vengono in soccorso il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca del Miur (6 milioni, 2 l’anno) e l’Infn (1 milione l’anno). Il minor fabbisogno rispetto al triennio 13-15 (36 milioni) viene giustificato con il fatto che sono già stati sostenuti costi di adeguamento e allestimento strutturale. I 27 milioni, dunque, serviranno in particolare per il personale del Gssi (a totale copertura Miur), alle borse di studio, all’alloggio degli studenti e alle spese di funzionamento.

LE TAPPE
Solo all’esito della verifica del rispetto di tutte le condizioni normative le somme saranno effettivamente rese disponibili. Al momento, anche grazie al parere Anvur confermato dall’attuale direttore, Eugenio Coccia, il Gssi ha raggiunto lo scopo (lo rendiconta la stessa scuola nella relazione del 14 maggio) fissato dal decreto istitutivo (il 5 del 2012) di «rilanciare lo sviluppo dei territori terremotati dell’Abruzzo mediante la ricostituzione e il rafforzamento delle capacità del sistema didattico, scientifico e produttivo». Un polo di eccellenza internazionale che è a caccia di una conferma che pare davvero molto vicina.
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