Accoltellò il maestro di sci perchè il figlio piangeva: 20 mesi al tassidermista

Accoltellò il maestro di sci perchè il figlio piangeva: 20 mesi al tassidermista
di Sonia Paglia
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 11:40

Ha patteggiato 20 mesi e il pagamento delle spese processuali, il tassidermista 58enne di Rivisondoli, accusato di aver sferrato una coltellata, al vicino di casa. I fatti sono del pomeriggio del 24 novembre 2021. Vittima, un maestro di sci 46enne, originario e residente a Rivisondoli. L'aggressione si verificò in Alto Sangro, nel piccolo Comune, situato sull'Altopiano delle Cinquemiglia.

Stando alla ricostruzione, tra i due condomini nacque un diverbio riconducibile, presumibilmente, a vecchi dissapori. Anche se, la causa scatenante, sarebbe stata determinata dal pianto o dal rumore generato dal bambino di 18 mesi, figlio del maestro di sci. Condizione, questa, che avrebbe infastidito oltremodo l'aggressore, tanto da determinare la reazione violenta. A quanto pare, il tassidermista, si recò a casa della vittima, e dopo una discussione accesa, la colpì al fianco con un fendente, mentre voltava le spalle per rientrare a casa.

Nello specifico, venne utilizzato un coltello a serramanico con lama di circa 8 centimetri, che procurò una lesione dorso lombare, guaribile in ventuno giorni, come da prognosi. Il 46enne venne trasportato nel vicino ospedale di Sulmona.

Ricoverato nel reparto Chirurgia, fu sottoposto a diverse consulenze mediche, da parte degli specialisti, del nosocomio peligno. Sul posto, nell'immediatezza dell'episodio, per lo svolgimento delle indagini del caso e per i rilievi tecnico descrittivi, si recarono i carabinieri della stazione di Pescocostanzo, agli ordini del maggiore, Fabio Castagna (nella foto), della Compagnia di Castel di Sangro.

I militari, dopo aver individuato e identificato l'aggressore, a conclusione delle indagini di polizia giudiziaria, presentarono una corposa informativa alla procura della Repubblica di Sulmona, suffragata da elementi di prova, denunciando il 58enne, per lesioni dolose e detenzione di oggetti, atti ad offendere. Per l'imputato, difeso dall'avvocato, Andrea Lucci, l'aggravante, oltre a quella per futili motivi, è di aver utilizzato e aver condotto, fuori dalla propria abitazione, il coltello a serramanico, utilizzato per ferire la vittima. Inoltre, di aver premeditato la brutale e gratuita aggressione. Da qui, il patteggiamento della pena di venti mesi di reclusione, che resterà sospesa.

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