Dybala ai bimbi di Rigopiano: «Vi porto a vedere la Juve in Champion»

Dybala ai bimbi di Rigopiano: «Vi porto a vedere la Juve in Champion»
di Gianluca Lettieri
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 12:06
«Vi aspetto a Torino: entrerete con me in campo». Samuel Di Michelangelo ed Edoardo Di Carlo, i bimbi di sette e dieci anni scampati alla sciagura dell’hotel Rigopiano, hanno realizzato uno dei loro sogni prima di essere dimessi dall’ospedale di Pescara: parlare con l’attaccante della Juventus Paulo Dybala, l’idolo assoluto dei piccoli estratti dalle macerie due giorni dopo la valanga che ha travolto l’albergo di Farindola. Samuel ed Edoardo hanno ricevuto la videochiamata prima di lasciare l’ospedale di Pescara, ieri intorno a mezzogiorno.

L’incontro virtuale è stato organizzato da uno degli psicologi che li ha assistiti durante i giorni difficili trascorsi al Santo Spirito, lontano da mamma e papà: i genitori di Edoardo sono morti nella tragedia di Farindola, mentre quelli di Samuel risultano ancora tra i dispersi. Il campione argentino ha promesso loro tanti regali. A domanda specifica su cosa volesse, il bimbo di Chieti - da qualche anno residente a Osimo con il papà poliziotto Alessandro Michelangelo, 41 anni, e la mamma Marina Serraiocco, 36 - non ha avuto alcun dubbio: «La Champions, naturalmente». Poi il piccolo tifoso juventino ha chiesto come regalo anche la maglia di Higuain, un altro suo idolo.

Alla videochiamata sullo smartphone hanno assistito anche il nonno paterno Franco e il cugino Francesco. I bimbi, in buone condizioni di salute, lunedì avevano espresso il desiderio di restare qualche altra ora nel reparto di Pediatria. Poi, ieri, si sono abbracciati e salutati. Edoardo è stato affidato ad un fratello maggiorenne ed è andato via con i parenti, Samuel ha lasciato la struttura sanitaria insieme ai nonni. Mentre Edoardo è stato informato della morte dei genitori, l'altro bimbo, stando a quanto emerso, sa che mamma e papà sono in ospedale, feriti. Il direttore sanitario di presidio, Rossano Di Luzio, aveva osservato: «Credo che Samuel stia ancora aspettando i suoi genitori». «In giornate così difficili - spiega in serata Giuliano Lombardi, primario di Pediatria - è stato sicuramente un momento felice per i due piccoli pazienti: erano alle stelle e avevano gli occhi che luccicavano. Ringraziamo il campione argentino per la grande disponibilità e sensibilità».
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