Agli arresti domiciliari, spacciava la droga sul pianerottolo

Agli arresti domiciliari, spacciava la droga sul pianerottolo
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Martedì 20 Febbraio 2018, 11:20
Era ai domiciliari, ma continuava a spacciare sul pianerottolo: lo dimostrano tre panetti di hashish nascosti sotto la lavatrice. Per M.D.G., 38 anni, si sono spalancate le porte del carcere di Madonna del Freddo. Per la polizia l’uomo, che stava scontando nella sua casa di Francavilla una pena definitiva per altri reati, era diventato un punto di riferimento per i giovani tossicodipendenti di Chieti e dintorni. Il pusher è stato arrestato sabato pomeriggio dalla Squadra mobile teatina, diretta dal vice questore aggiunto Miriam D’Anastasio, mentre cedeva una dose di cocaina a un trentenne del posto. Dalla Questura riferiscono che, avuta notizia dell’attività di spaccio portata avanti dal padrone di casa, i poliziotti avevano intensificato i controlli nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Dopo aver documentato il passaggio di droga sul pianerottolo, è scattata la perquisizione domiciliare con la collaborazione della Squadra mobile di Pescara.

La sostanza stupefacente era nascosta in bagno, sotto la lavatrice: sono spuntati fuori tre panetti di hashish per un peso complessivo di 300 grammi. Gli agenti hanno trovato anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. A quel punto sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato, difeso dall’avvocato Italo Colaneri, verrà interrogato in carcere stamattina dal gip Isabella Maria Allieri. M.D.G. si trovava ai domiciliari dallo scorso 26 gennaio, quando i carabinieri lo avevano arrestato a seguito di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Chieti dopo una condanna definitiva per rissa. L’uomo, disoccupato, doveva scontare quattro mesi e 26 giorni: finì nei guai per una zuffa avvenuta nel marzo del 2011 a Francavilla, lungomare, in un noto ristorante di pesce. La settimana scorsa la polizia aveva bloccato un altro pusher, a Chieti scalo, che nascondeva nella mutande circa 70 grammi di marijuana. La droga, per gli investigatori, era destinata agli ambienti della movida.
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