Maxi perdita di acqua, il Wwf denuncia: 48 ore per avviare la riparazione

Acqua, maxi perdita a Chieti: 48 ore per avviare la riparazione
di Francesca Rapposelli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Luglio 2020, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 11:44

Ettolitri di acqua a bagnare la carreggiata per due giorni ininterrotti. Sono infatti trascorse 48 ore dalla prima segnalazione della rottura della rete idrica in via Salomone e la riparazione del guasto. La denuncia arriva dal Wwf, che taccia di «pessimo esempio» la società del servizio acquedottistico Aca. In una città dalle reti colabrodo, dove la carenza idrica nelle ore notturne allo Scalo è diventata un disservizio cronico, un tale spreco è suonato come una beffa. «In piena emergenza da Covid19 - ricorda l'associazione - quando ci veniva continuamente ricordato di lavarci spesso le mani, Aca aveva raccomandato, annunciando possibili carenze estive, «un più corretto e razionale utilizzo dell'acqua, limitatamente agli usi igienici e potabili».

LEGGI ANCHE Pescara, cattivi odori e duna schiacciata alla Madonnina: interviene il Wwf

I consigli erano più o meno i soliti: preferire la doccia al bagno, lavare le verdure lasciandole a mollo anziché sciacquarle in acqua corrente, riciclare quell'acqua per annaffiare fiori e orto, utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, chiudere il rubinetto durante l'operazione di lavaggio di mani e denti. Tutte ottime raccomandazioni. Peccato che Aca spa unisca ai buoni consigli un pessimo esempio». Domenica, dopo le 10, la rottura in via Salomone. Sono state diverse le segnalazioni e poco dopo è arrivato un tecnico per constatare la situazione. Tuttavia, come rilevato dal Wwf, la riparazione del guasto è iniziata soltanto martedì poco prima delle 9, a distanza di quasi 48 ore. «Quanti cittadini che si lavano le mani senza sprecare acqua e ne risparmiano circa 6 litri al minuto occorrono - si chiede il Wwf - per compensare gli ettolitri di preziosa acqua potabile che Aca ha lasciato scorrere per due giorni per la propria inefficienza? Il Comune, quando gestiva in proprio il servizio idrico, interveniva di norma con ben altra rapidità». Ecco allora un appello al prossimo sindaco: «Premere con la Regione perché si torni a una gestione realmente efficiente senza carrozzoni e con un numero adeguato di tecnici e mezzi per manutenzioni».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA