Dopo l'idea del palaexpo, la città dei papi si impossessa di un altro pezzo dell'esposizione milanese. «Nell'ambito dlele cose che stiamo facendo per l'iniziativa – dice Barelli – abbiamo ritenuto necessario chiedere il patrocinio. Così ho scritto una lettera, pensando che la Macchina non solo dovesse essere portata, ma avere anche il marchio».
La risposta? Non era scontata: per ottenere il patrocinio bisogna organizzare iniziative in linea con lo spirito dell'Expo, in attinenza con la pace e il dialogo – tra le altre cose – e non con fini di lucro. «Ho già comunicato il risultato – spiega l'assessore – al presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini. Potremo mettere il marchio Expo nei manifesti, nelle brochure, usarlo per le iniziative». Sempre però dopo l'okay della società, molto scrupolosa sotto questo punto di vista, perché il logo è ambito.
Dopo l'Unesco insomma, tocca all'Expo. Tutto questo mentre la commissione sta valutando le idee in concorso per il nuovo Campanile che cammina. A proposito: «Il Trasporto 2015 – conclude Barelli – avrà un ulteriore volano. Oltre ad essere nuova, sarà la Macchina di Expo, marchio che sfrutteremo per le iniziative che la precederanno. E poi l'esposizione parla anche di creatività umana: penso ai progetti che si stanno valutando. Abbinando il nostro evento a quello internazionale di Milano avremo un grande valore aggiunto dal punto di vista del marketing territoriale».