Intanto nell'incontro tra Monti e il comitato, avvenuto nei giorni scorsi, il presidente ha tracciato la linea dei futuri investimenti nel porto. Ebbene, soprattutto lo sviluppo del settore commerciale interesserà da vicino la Orte-Civitavecchia. Copiosi interventi sono previsti sulle banchine che sorgeranno a nord dell'attuale porto e coinvolgeranno anche il tratto iniziale della ferrovia per 2,5 km. Sui fianchi dei binari dismessi sorgeranno il District park e la Zona franca retro portuale. Il target previsto a regime dall'Autorità portuale è di 1 milione di container. «Abbiamo anche parlato - raccontano Raimondo Chiricozzi, Dario Mazzalupi e Giacomo Traini dei comitati - di nodi logistici. L'interporto di Orte stenta a decollare malgrado ci sia già un accordo con una grande multinazionale. Manca il collegamento ferroviario, in fase di attuazione, e quindi l'allaccio alla rete nazionale. E l'Autorità Portuale ha già stipulato importanti accordi con l'Interporto di Verona». Insomma, un'altra occasione al momento persa.
La ferrovia è lunga 86 km; la prima tratta Civitavecchia-Capranica, è chiusa dal 1961. La seconda, Capranica-Orte, è stata sospesa nel 1994.
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