Fu la madre del bambino, compagna dell’uomo, a presentare la denuncia ai carabinieri: probabilmente anche per questo motivo la loro relazione si concluse e l’uomo venne immediatamente allontanato dal nucleo familiare. Nelle ultime ore è stato arrestato dalla sezione “Reati contro la persona” della squadra mobile, diretta da Marco Chiacchiera e coordinata da Sergio Ragni.
Incensurato, definito «lavoratore instancabile», un vero e proprio insospettabile: la pena suo carico, dopo il doppio grado di giudizio, è della reclusione di 3 anni e 6 mesi, oltre alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dall’ufficio di curatore e di tutore, evidentemente ritenute incompatibili con i suoi trascorsi criminali. All’alba di lunedì gli investigatori della squadra Mobile, sono andati a casa sua per arrestarlo. L’uomo, ormai ben consapevole della condanna emessa a suo carico e forse della gravità dei fatti commessi, era ormai da tempo in attesa che le forze dell’ordine lo andassero a prendere a casa: rassegnato e collaborativo fin da subito, è stato portato in carcere a Capanne per l’esecuzione della condanna a suo carico.
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