A causa di un primo abusivo riallaccio, attraverso lo scasso e la rimozione dei sigilli posti sul contatore della casa, i tecnici avevano poi dovuto rimuovere del tutto l'apparecchio apponendovi un blocco antimanomissione. In base a quanto accertato dai militari insieme ai tecnici, l'acqua è però tornata nuovamente a scorrere nella casa, in quanto il blocco antimanomissione sarebbe stato scassinato apponendo al posto di quello rimosso un altro contatore.
La verifica della matricola del «nuovo» ha permesso di accertare che quest'ultimo era stato smontato e rubato dall'impianto di erogazione di acqua potabile per uso condominiale di uno stabile di via Porta San Giovanni. I condomini - spiegano sempre i carabinieri - non se ne erano ancora accorti in quanto il pezzo asportato permetteva l'alimentazione di una fontanella del cortile poco utilizzata.
Il contatore rubato è stato rimosso e riconsegnato all'amministratore del condominio.
Entrambi i coniugi sono risultati già inquisiti in passato. Il marito, in particolare, era stato recentemente arrestato dai carabinieri di Orte per sfruttamento della prostituzione.
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