Satellite Goce, l'Agenzia spaziale europea: difficile che cada sull'Italia. Polemica con la Protezione civile

Il satellite Goce
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Domenica 10 Novembre 2013, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 07:29

Nessun impatto in mattinata sull'Italia di frammenti del satellite impazzito Goce. Lo spiega la Protezione civile, riferendo che la finestra temporale di previsione è stata nuovamente spostata in avanti, aprendosi alle 10 di oggi e chiudendosi alle 9.35 di domani, lunedì 11. Fiato ancora sospeso dunque per il satellite impazzito da una tonnellata lungo 5,3 metri che per la sua forma aerodinamica è considerato la "Ferrari dello spazio".

Il rischio che i frammenti di Goce (Gravity Field and steady-state Ocean Circulation Explorer) cadano sull'Italia è «estremamente basso», ha precisato all'agenzia Ansa il responsabile della missione Goce, Rune Floberghagen, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Non concordano dunque con le analisi fatte dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) le affermazioni della Protezione Civile relativamente al rischio di caduta sull'Italia dei frammenti del satellite. «I dati rilasciati ieri e oggi dalla Protezione Civile - ha detto Floberghagen - non sono supportati dalle analisi dell'Esa».

Non è tuttavia ancora possibile, sostiene infatti la Protezione civile, escludere la pur remota possibilità che una o più parti possano cadere in Italia nelle altre due finestre già indicate: dalle 19.44 alle 20.24 di oggi (interessando potenzialmente Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna), e dalle 7.48 alle 8.28 di domani (coinvolgendo potenzialmente Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

L'Agenzia Spaziale Italiana, che continuerà a rilasciare periodicamente le disponibili previsioni di rientro al fine di mantenere l'intero sistema di protezione civile aggiornato, sottolinea che, «a causa del comportamento di Goce, le finestre temporali di rischio sull'Italia potranno essere progressivamente eliminate o confermate solo poche ore prima o a ridosso del rientro stesso».

L'impossibilità di sapere dove e quando cadranno i frammenti si deve al grande numero di fattori che continuamente modificano l'orientamento del satellite, come l'influenza dell'attività solare e dell'attività geomagnetica.

Lanciato nel 2009, Goce è stato il primo satellite a fornire la mappa del campo gravitazionale della Terra. La sua corsa è finita il 21 ottobre scorso, quando il suo motore a ioni si è fermato.

L'impatto con l'atmosfera è previsto alla quota di circa 80 chilometri. In quel momento il satellite dovrebbe andare in frantumi, la maggior parte dei quali bruceranno nell'impatto. I frammenti diretti sulla Terra saranno circa il 20% della massa del satellite, per un totale di 40 o 50 e con peso complessivo compreso fra 200 e 250 chilogrammi. «Stiamo parlando di un rischio molto piccolo», ha rilevato ancora Floberghagen.

Analoga la posizione del responsabile dell'ufficio dell'Esa che si occupa di detriti spaziali, Heiner Klinkrad, per il quale «è 250.000 volte più probabile vincere nella Lotteria tedesca».