Ambiente, l'Antartide chiede aiuto: entro due secoli potrebbe scomparire

la penisola Larsen C
di Alessandro Di Liegro
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Sabato 28 Febbraio 2015, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 19:43
Dall'Antartide arriva l'ennesimo richiamo: lo scioglimento dei ghiacci sta ridisegnando la Terra. L'acqua sta letteralmente mangiando via il ghiaccio antartico, provocando il suo scioglimento con il contatto con l'oceano. Centrotrenta miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, negli ultimi dieci anni, derivano, appunto, dallo sciogliersi degli enormi ghiacciai antartici, secondo i calcoli effettuati dalla Nasa. Più o meno il peso di 356.000 Empire State Building e abbastanza acqua per riempire più di 1,3 milioni di piscine olimpiche. E il processo sta accelerando.



Nel peggiore dei casi possibili, lo scioglimento di tutto l'Antartide porterebbe innalzerebbe il livello del mare in tutto il Mondo di tre metri in uno o due secoli, mettendo in pericolo i villaggi e le cittadine altamente popolate delle coste. Una parte dell'Antartide si sta sciogliendo così rapidamente che sta per diventare «il Ground Zero del cambiamento climatico senza alcun dubbio» dice Jerry Mitrovica, geofisico di Harvard.



Sulla penisola antartica, dove il continente si sta riscaldando più rapidamente a causa della vicinanza con la parte più clada dell'oceano, 49 milioni di tonnellate di ghiaccio sono perse ogni anno, secondo la Nasa. La temperatura è salita di 3 gradi negli ultimi 50 anni, molto più che nella media della Terra, dice Ricardo Jana, un glaciologista per l'Istituto antartico cileno. Il 97% della penisola antartica è ancora coperta di ghiaccio, ma intere vallate sono ormai libere da esso, il ghiaccio sta diventando più sottile e i ghiacciai si sono ritirati, spiega Peter Convey del British Antarctic Survey.



Lo scorso mese, gli scienziati hanno individuato in delle immagini satellitari una enorme frattura nella parete di ghiaccio nella penisola chiamata Larsen C, che è cresciuta di 20 chilometri solo nel 2014. Se dovesse continuare ad aprirsi, causerebbe la rottura di un iceberg gigantesco delle dimensioni del Rhode Island o del Delaware, fra i 4600 e i 6400 chilometri quadrati, dice Paul Holland del British Antarctic Survey. E c'è una piccola possibilità che possa causare il collasso di tutta la penisola Larsen C, grande quanto la Scozia, allo stesso modo di quello che successe nel 2002 quando si sciolse completamente e drammaticamente Larsen B.