Notti di musica a San Gimignano: il Towers Festival apre con Uto Ughi e Goran Bregovic

Uto Ughi
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 28 Maggio 2015, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 11:14
Il centro storico di uno dei borghi più belli d'Italia, piazza Duomo a San Gimignano, è pronto ad ospitare la prima edizione di “Towers Festival”, la rassegna musicale e culturale organizzata da Project Leader srl, che animerà la cittadina toscana dal 18 luglio al primo agosto prossimi. Una kermesse dalla location unica, tra torri medievali e vicoli acciottolati, con un calendario di grandi artisti in programma, per intrattenere il pubblico con serate di qualità. Ad inaugurare il festival sabato 18 luglio sarà il maestro Uto Ughi con il concerto “Violino romantico”, accompagnato dall’Orchestra I Filarmonici di Roma. Uno spettacolo a cielo aperto, con inizio alle 21, al costo di poco più di 28 euro, per lasciarsi trasportare dalle musiche del talentuoso violinista italiano che ha suonato in tutto il mondo, con le più rinomate orchestre sinfoniche.



Poi, martedì 21 luglio sarà la volta di Goran Bregovic e della sua tradizionale Wedding & Funeral Orchestra, una band gitana di fiati, percussioni e voci bulgare, che arriva direttamente dal tour “If you don’t go crazy, you are not normal”. Bregovic spazierà dai grandi successi, agli ultimi album (Alkohol e Champagne for Gypsies) con qualche anticipazione dei brani del nuovo lavoro in uscita il prossimo anno. Per il pubblico presente al concerto (19,50 euro per il posto in piedi) sarà impossibile resistere ai ritmi travolgenti e alle sonorità fragorose di un live di due ore di pura energia. Con le radici nei Balcani e la mente nel XXI secolo, le composizioni dell’artista mescolano le sonorità tzigane e tradizionali bulgare, con quelle della chitarra elettrica e delle percussioni, il tutto dando una forte accentuazione rock. Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Bregovic crea i suoi primi gruppi a sedici anni: “Il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Per informazioni: www.towersfestival.it; info@towersfestival.it.