Giallo al Parco di Veio, cacciatore ucciso: arrestati i due compagni bracconieri

Giallo al Parco di Veio, cacciatore ucciso: arrestati i due compagni bracconieri
di Giulio Mancini
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Domenica 20 Ottobre 2013, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:54
Andrea Puler, 38 anni, residente ad Ostia Antica, morto per le conseguenze di due colpi di fucile caricato a pallettoni che lo hanno raggiunto al petto. Stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri a determinare la morte dell'uomo è stato anche il grave ritardo nei soccorsi. Il ferito, infatti, è giunto al pronto soccorso dell'ospedale Grassi di Ostia benchè l'incidente fosse avvenuto a 60 km di distanza.

L'allarme è scattato poco dopo le quattro del mattino di domenica quando due persone si sono presentate ai medici segnalando di avere il ferito in auto. Pulerà è deceduto dopo pochi minuti nonostante lo sforzo dei sanitari.



Gli accompagnatori, un 55enne ed un 40enne, anche loro italiani e incensurati come la vittima, hanno riferito ai carabinieri che indagano sull'episodio che l'incidente sarebbe avvenuto nella notte all'interno del Parco di Veio per una battuta di caccia al cinghiale. La grande foresta distesa tra la Cassia e la Frlaminia è riserva naturale, pertanto la caccia è severamente vietata.



I militari sospettano che il feritore non avrebbe accompagnato Pulerà al Sant'Andrea, ospedale che si trova in zona, e abbia preferito raggiungere Ostia per cercare di evitare di coinvolgere il terzo. Secondo le prime valutazioni investigative il ritardo nei soccorsi si sarebbe rivelato fatale. Per questo motivo i due sono stati arrestati con la doppia accusa di omicidio colposo e di omissione di soccorso. L'arma del delitto è stata sequestrata.




L'associazione ambientalista Lipu chiede che vengano inasprite «e aumentate le pene contro i bracconieri: solo con la certezza di misure esemplari contro chi gira armato impropriamente in luoghi dove peraltro la caccia è vietata si potrà ottenere un maggiore rispetto per le norme e sicurezza per i cittadini». «La Lipu esprime profonda amarezza per la perdita di una vita umana che poteva essere evitata se i responsabili avessero rispettato la legge. Le istituzioni reagiscano con durezza a questo orribile omicidio, potenziando i servizi antibracconaggio e aumentando i controlli nei confronti di chi detiene armi».



Il Parco Naturale Regionale di Veio, con i suoi 15mila ettari, è il quarto parco per estensione del Lazio ed è stato istituito alla fine degli anni Novanta. Si estende a nord di Roma tra la via Flaminia e la via Cassia, in un territorio dove le componenti naturalistiche e storico-culturali si fondono in un paesaggio di particolare valore. La caccia è vietata ma la presenza di numerosi cinghiali selvatici lo rende particolarmente attraente per i bracconieri. Nel Parco sono presenti nove comuni: Campagnano, Castelnuovo di Porto, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Morlupo, Riano,Sacrofano e Roma; quest’ultimo con una superficie di 7.000 ettari ricopre quasi la metà dell’area protetta.
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