Il fronte del porto di Marino e del Pd, tra “renzate” e paura del centrodestra

Il fronte del porto di Marino e del Pd, tra “renzate” e paura del centrodestra
di Simone Canettieri
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Martedì 14 Aprile 2015, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 15:23
E' il fronte del porto per il Pd e soprattutto per il sindaco Ignazio Marino. E' l'operazione Ostia. Iper mediatica e molto renziana: l'allora sindaco di Firenze si fece immortalare sopra a una ruspa mentre demoliva locali abusivi alle Cascine, l'equivalente di Villa Borghese in riva all'Arno. Da questa mattina il senatore dem Stefano Esposito, il commissario del Pd Matteo Orfini, l'assessore Alfonso Sabella e ovviamente il primo cittadino, arrivato subito dopo pranzo, sono alle prese con ruspe e demolizioni lungo il mare.



A Ostia si ritornerà al voto, dopo le dimissioni del mini sindaco Andrea Tassone, nel maggio 2016. Il municipio del litorale infestato dal malaffare che si annida tra stabilimenti abusivi e varchi sarà il vero branco di prova per la giunta del chirurgo dem. C'è chi le chiama, all'americana, elezioni di Midterm.



Marino punta a mantenere la maggioranza di centrosinistra anche qui, il centrodestra ma anche l'area moderata di Alfio Marchini puntano al contrapiede.



Il sindaco al momento non ha ancora nominato il delegato che traghetterà il X municipio verso le urne, preferisce avocare a sé la delega per interstarsi la battaglia.



Dopo un sopralluogo tra gli stabilimenti buttati giù a Castel Porziano e i primi varchi aperti, Marino ha ribadito: «Stiamo abbattendo i chioschi abusivi delle spiagge di Castelporziano. Restituiamo ai romani il loro mare. A Ostia torna la legalità». Ma attenzione ora irrompe anche il Papa lungo il litorale: Francesco sarà in visita pastorale il 3 maggio nella parrocchia di Santa Maria Regina Pacis. Un vero leader in grado di mettere tutti d'accordo.
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