«Le comunità ecclesiali e le associazioni già sono, per il nostro tempo, un mirabile segno della presenza di Dio e della carità che da lui promana», sottolinea il segretario generale dei Vescovi italiani. Tuttavia «è sollecitata a rinnovarsi nelle sue strutture, nelle dinamiche decisionali e nelle prassi concrete».
Per monsignor Galantino «una Chiesa che fa del limite una risorsa assume lo stile missionario tanto invocato da Papa Francesco, divenendo sempre meno dispensatrice di servizi e sempre più "ospedale da campo", chinata sugli ultimi, nei quali è racchiusa la più grande ricchezza, nei quali è presente lo stesso Signore, dai quali spera di essere accolta nel Regno di Dio».
La ricerca dell'utile prevale nelle scelte, sia individuali che pubbliche, rispetto a progetti a lunga scadenza, evidenzia poi il segretario generale della Cei. «Il nostro tempo - dice Galantino - è stato, tra l'altro e da più parti, definito come tempo post-filosofico, perché sempre meno attento alla giustificazione razionale degli orientamenti e delle scelte, individuali e pubbliche, guidate per lo più dal perseguimento di interessi e fini immediati e poco meditati, dettati spesso dalla ricerca dell'utile e meno da un progetto consapevole e a lunga scadenza».
Gli «ultimi» non sono «scarti» ma piuttosto «persone da sollevare e delle quali condividere la sorte», afferma ancora Galantino nel suo intervento al Meeting di Cl, sottolineando che in questo «la diffusione del cristianesimo è l'evento che più ha rivoluzionato la storia del mondo e il modo di pensare l'humanum».
«Una società che fa del limite una risorsa non considera i gruppi e gli Stati per quanto sanno produrre - sottolinea monsignor Galantino nell'intervento al Meeting - o per le risorse finanziarie di cui dispongono, e tenta anzitutto e con i mezzi di cui realisticamente dispone di risollevare i poveri, per non creare un mondo a due velocità. Lo fa con l'attenzione a tutti i poveri, a quelli che non hanno il lavoro o lo hanno perso, a quelli che provengono da zone più povere ed economicamente arretrate, a quelli che non sono in grado di difendersi perché attendono di nascere e godere della vita».
Galantino, all'arrivo al meeting, ha dribblato le domande dei cronisti che lo attendevano. Per lui, solo una battuta con i fotografi che lo hanno tempestato di scatti. «Per favore, poi aggiustate tutto con il photoshop?», ha detto scherzando prima di entrare nella zona della dieta riservata agli ospiti della kermesse.