LE FIGURE
A partire dal 2016 sarà operativo il nucleo interno di valutazione con seguente fondo finanziario a disposizione per un valore iniziale di 11,4 milioni di euro. Compariranno le figure del docente Mentor e di quello di Staff, cui sarà affidata all'interno di ogni scuola il compito di verificare i docenti.
A queste figure saranno affiancate quelle degli ispettori, seguendo anche quello che avviene all'estero. Il loro incarico durerà tre anni e potrà essere rinnovato. Fin qui è tutto abbastanza chiaro. Il piano della Buona scuola prima, la bozza di decreto poi, da cui dovrà venir fuori il disegno di legge, specifica, con dovizia di particolari, i criteri, i compiti, (persino le indennità aggiuntive) a carico di chi si dovrà occupare di valutazione. Il difficile viene invece nel cercare - e al momento non trovare - i criteri attraverso i quali questi docenti si troveranno a verificare altri docenti. Saranno utilizzati colloqui orali? Prove scritte sulle materie di pertinenza? I criteri di valutazione saranno nazionali o tarati sulle singole scuole? Perché è vero che le scuole italiane pubbliche in questo sono tutte uguali, ma è altresì corretto evidenziare delle profonde differenze tra ognuna a seconda del contesto socio-economico in cui sono inserite. A questi interrogativi il governo non ha ancora risposto. Si conoscono, finora, solo i crediti, diversi e cumulabili, che i docenti potranno mettere insieme durante un triennio.
I CREDITI
Si parte con i crediti formativi, ossia quei crediti che gli insegnanti potranno maturare (ignote le scale di punteggio) e che verteranno sulla formazione in servizio - da piano di riforma obbligatoria - sulle attività di ricerca svolte e anche sulla produzione scientifica. Seguono i crediti professionali e cioè i crediti cumulati sulla base degli obiettivi raggiunti nel percorso di miglioramento di una determinata scuola, attraverso la partecipazione attiva alla sua organizzazione e alle sue progettualità. Infine, ecco comparire i crediti didattici, maturabili sulla base degli obiettivi raggiunti dagli studenti. Il riconoscimento della professionalità dei docenti avverrà attraverso la rilevazione delle attività d'insegnamento e di analisi della documentazione prodotta dal docente, sentiti anche gli studenti e le famiglie.