Marino lascia, ma già lavora alla sua lista elettorale

Marino lascia, ma già lavora alla sua lista elettorale
di Fabio Rossi
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 03:44 - Ultimo aggiornamento: 08:28
ROMA - Il bagno di folla tra i suoi sostenitori, ieri mattina in piazza del Campidoglio, lo ha commosso. Ma la sostanza non cambia, almeno nel breve periodo: oggi, intorno a mezzogiorno, Ignazio Marino consegnerà all'ufficio protocollo del Campidoglio l'atto formale che sancisce le sue dimissioni da sindaco di Roma. Da quel momento scatterà il countdown dei venti giorni previsti dalla legge per un eventuale ripensamento: il commissario straordinario potrebbe quindi arrivare il 2 novembre.

«Ho pianto, mi sono scese le lacrime a vedere le migliaia di cittadini romani che in queste ore si stanno mobilitando con ogni mezzo, anche presentandosi qui in Campidoglio di domenica», scrive il chirurgo dem su Facebook. A chi gli chiede se possa ripensarci, e restare in sella, risponde però lapidario: «No». Ma il sole della domenica lo ha rincuorato, dopo giorni durissimi, e si vede.



LA GIORNATA

Arriva nel suo ufficio di buon mattino, poi va nella sala rossa a celebrare il matrimonio di un altro Marino, Franco, che per ironia della sorte è capogruppo in consiglio comunale della lista civica che porta il nome del sindaco. Dopo le 13, il sindaco si concede ai suoi sostenitori, che da oltre un'ora stavano affollando la piazza ai piedi di Palazzo Senatorio. Attraversa tutto lo spazio michelangiolesco da un lato all'altro e ritorno, stringe mani e abbraccia persone che lo incitano a «resistere». Non lo farà, almeno non restando ancorato alla poltrona di primo cittadino. «Ma venti giorni sono lunghi», osserva chi lo conosce bene. Anche perché la piazza di ieri potrebbe essere il nucleo centrale del suo nuovo progetto: «Siete un patrimonio che Roma non può e non deve perdere», dice l'inquilino uscente del Campidoglio al popolo presente al sit-in.



LA LISTA

Il nuovo progetto, che fa dormire sonni agitati ai big del Pd romano, si chiama candidatura alle prossimi elezioni amministrative, con una lista Marino nuova di zecca che parta proprio dalle mobilitazioni di questi giorni, in piazza e sul web: oltre 40 mila le persone che, firmando la petizione online su Change.org, gli chiedono di non dimettersi. A coordinare la nuova avventura potrebbe essere ancora Alessandra Cattoi, attuale assessore capitolino al patrimonio e fedelissima del sindaco-chirurgo. Ma anche qualche altro pezzo dell'attuale giunta potrebbe, a sorpresa, decidere di puntare tutto sulla ruota di Marino. Nella futura squadra potrebbero entrarci anche pezzi del Pd: ieri in piazza si è visto Marco Miccoli, deputato ed ex segretario romano dem in aperto conflitto con Matteo Orfini - «Io penso che avremmo dovuto discutere meglio prima di togliere la fiducia a Marino», dice il parlamentare - ma anche tanti iscritti dei circoli cittadini. Il nucleo centrale partirebbe proprio dall'attuale lista civica, che nel 2013 aveva eletto cinque consiglieri all'assemblea capitolina. Di certo ci sarebbe Franco Marino: «Se corresse alla prossime elezioni, e io lo spero per il bene della città, sicuramente lo sosterrei, anche fuori dal Pd», sottolinea. Al progetto potrebbe essere interessato anche Riccardo Magi, presidente dei Radicali italiani, un altro che ha passato la domenica mattina sul colle capitolino: «Il Pd che ha tenuto in ostaggio per un anno la Capitale, ora sta portando un sindaco eletto alle dimissioni, senza assumersi la responsabilità di portare la crisi in Aula», sostiene Magi. Una parte importante, a sostegno di un'eventuale corsa al secondo mandato, dovrebbe però farla Sel.



Ufficialmente i vendoliani non si schierano, ma alcune anime del partito sono già pronte a schierarsi: come Imma Battaglia, storica militante del movimento Lgbt, che apprezza gli sforzi del sindaco sul fronte dei diritti, dal riconoscimento delle unioni civili alle registrazioni di matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero, che lo hanno portato anche allo scontro con il Vaticano. Della partita potrebbe essere anche Marco Scipioni, presidente del VI Municipio (estrema periferia orientale), che si era recentemente scontrato con Matteo Orfini. Indiscrezioni parlano di un possibile sostegno dell'As Roma alla corsa di Marino.