Francesca Pascale spunta (a sorpresa) alla Leopolda: «Renzi erede di Berlusconi? Ha la stessa tenacia»

Alla manifestazione renziana arriva l'ex compagna del Cavaliere: «Sono una donna libera e curiosa»

Francesca Pascale
di Andrea Bulleri
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Domenica 10 Marzo 2024, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 20:08

«Se Renzi è l'erede di Berlusconi? Lo dirà il tempo... Ma quella tenacia, oggi, la riconosco soltanto in lui». Rieccola, Francesca Pascale. L'avevamo lasciata quasi un anno fa al presidio per i diritti delle famiglie Lgbt a Milano, dove aveva attaccato chi non vuole le nozze gay: «Ci trattano come dei criminali». Poi, qualche mese dopo, eccola di nuovo, stavolta in nero e occhiali scuri, al funerale del suo ex compagno, Silvio Berlusconi. E oggi torna, ma sotto al palco della Leopolda. 

Sorpresa. Francesca, è diventata renziana? «Sono una donna libera e curiosa», risponde lei alle telecamere che subito la circondano. «Non rappresento nessun partito e nessun partito mi rappresenta». Né +Europa, con cui aveva condiviso la manifestazione sui diritti, né - a quanto pare - il Pd, con la cui segretaria Elly Schlein pure aveva detto di pensarla allo stesso modo sui diritti. «Sono una liberale», aveva già chiarito l'ex showgirl, oggi unita civilmente con la cantante Paola Turci. «Sono stata invitata qui da Matteo Renzi e questo mi ha riempito il cuore di gioia - dice poi ai cronisti - Sono qui con grande curiosità ma anche con grande simpatia ed affetto». 

In prima fila

Pascale, alla Leopolda, indossa il badge da «ospite».

Ma attraversata la sala stampa che fiancheggia l'ex stazione, va a sedersi in prima fila, proprio sotto al palco. Capelli corti, giacca e camicia azzurra, è insomma una dei tanti "curiosi" venuta ad ascoltare l'ex premier e gli altri ospiti della mattinata conclusiva della kermesse renziana, tra cui Maria Elena Boschi, Enrico Borghi e Roberto Giachetti. Chissà se in Renzi rivede un po' di Berlusconi. «Lo dirà il tempo», risponde. «Ma credo che Matteo Renzi sia l'unico leader in campo e a portare avanti quel progetto fatto partire da Silvio Berlusconi». E poi, confessa, «Matteo Renzi è stato uno dei personaggi politici che Silvio Berlusconi ha amato di più, lo ha sempre considerato un genio della politica, e con lui ha condiviso temi importanti, fra cui i diritti civili. Questo credo che sia un monito per me per crederci».

Dell'ex premier, racconta, «mi convince la tenacia, la forza, la passione politica e quella verve che difficilmente si incontra nei leader. Oggi la riconosco solo in lui. Questo non significa che io sia qui per aderire al progetto politico di Renzi, ma sono qui con molta curiosità. E mi piacerebbe molto ricominciare a credere nella politica. Spero che Renzi sia il canale giusto. E poi - aggiunge - molti voti di Forza Italia stanno andando verso Italia viva. E anche una parte dell'ex gruppo dirigente forzista è già con Renzi». Chissà se lei (pur non da dirigente ma da semplice simpatizzante) sarà la prossima. 

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