Consulta e Csm, l'appello di Napolitano alle camere: «Non rinviate le elezioni»

Consulta e Csm, l'appello di Napolitano alle camere: «Non rinviate le elezioni»
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Martedì 2 Settembre 2014, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 12:41
Confido che entrambi vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste per l'elezione di due giudici della Consulta e di 8 componenti del Csm: quanto scrive Giorgio Napolitano ai presidenti delle Camere. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato oggi ai Presidenti di Senato e Camera la seguente lettera:

«Onorevoli Presidenti, il Parlamento in seduta comune tornerà a riunirsi il prossimo 10 settembre per la elezione di due giudici della Corte costituzionale e di otto componenti del Consiglio superiore della magistratura». «Si tratta di adempimenti non ulteriormente differibili, poichè i due giudici della Corte sono cessati dall'incarico il 28 giugno scorso e il Consiglio superiore della magistratura ha concluso il suo mandato il 31 luglio: entrambi gli organi saranno inoltre chiamati ad affrontare nei prossimi mesi importanti scadenze».



«D'altra parte si è ormai giunti rispettivamente al sesto scrutinio per l'elezione dei giudici della Corte e al terzo per l'elezione dei componenti del Csm. Confido pertanto che entrambi vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste dalla Costituzione (rispettivamente, in questa fase, tre quinti dei componenti le Assemblee e tre quinti dei votanti). È indispensabile che le forze politiche rappresentate in Parlamento, benchè pressate da numerosi impegni, dedichino nel corso di questa settimana l'attenzione necessaria per compiere le loro scelte e garantire l'esito positivo delle prossime votazioni». Il testo della lettera è stato diffuso dall'ufficio stampa del Quirinale.
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