Diaz, sospeso il poliziotto delle frasi choc: «Io vittima sacrificale, pronto a ricorso»

Diaz, sospeso il poliziotto delle frasi choc: «Io vittima sacrificale, pronto a ricorso»
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Giovedì 16 Aprile 2015, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 12:54

«Questa mattina Tortosa verrà sospeso dal servizio». Così il capo della Polizia Alessandro Pansa ha risposto ai cronisti in riferendosi alle frasi scritte su Facebook dal poliziotto sul massacro alla Diaz durante il G8 di Genova del 2001. L'agente ha già annunciato che probabilmente farà ricorso. Pansa firmerà inoltre un provvedimento per sollevare dall'incarico il dirigente del Reparto Mobile di Cagliari Antonio Adornato che aveva messo un "like" al post di Tortosa.

«Io sono uno degli 80 del VII Nucleo.

Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte», ha scritto l'altro ieri su Facebook Tortosa, per poi subito dopo cancellare il post e farfugliare una confusa difesa sostenendo che era stato frainteso. Il poliziotto 15 anni fa partecipò all'irruzione della Polizia nella scuola, poi finita nel massacro dei manifestanti, riaprendo una ferita mai davvero rimarginata, per le troppe omissioni da parte di chi doveva dare delle risposte chiare e nette.

Tortosa, poliziotto oggi 50enne, quel 20 luglio era a Genova, aggregato al VII Nucleo sperimentale, quello di Canterini. Quello che, stando alle sentenze, ha avuto un ruolo non marginale nel massacro dei giovani che si trovavano alla Diaz. Nessuno di quegli uomini ha pagato con un giorno di prigione: lo stesso Canterini e i capisquadra condannati in Appello, hanno visto cadere la loro condanna in Cassazione per via della prescrizione.

«Mi auguro che Carlo Giuliani sotto terra faccia schifo anche ai vermi», aveva aggiunto Tortosa per poi scusarsi: «Quel commento è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace. Ho sbagliato». Ma Tortosa non aveva arretrato per quanto riguarda l'incursione nella Diaz: «Non mi pento di nulla. Non ho ecceduto nell'uso della forza ma ho posto in essere tutte le azioni previste dai protocolli operativi. Così come hanno fatto i miei compagni».

«Mi sento una vittima sacrificale», ha detto oggi Tortosa. «Chiedo un po' di rispetto - ha aggiunto - la verità per me è riportare pace nella mia famiglia».

«Una brutta mattinata, come le altre da quel post. Me lo aspettavo, anche se ancora non ho ricevuto comunicazioni ufficiali sulla mia sospensione, comunque valuterò con i miei legali», ha poi aggiunto parlando a L'Aria che tira (La7): «Quella sera non ho picchiato nessuno, quindi continuo a rivendicare il compimento del mio dovere. Ma sono stato uno stupido a non capire che le mie parole sarebbero state strumentalizzate: il mio era un grido di legalità. Siamo entrati dopo un ordine, ci dissero che lì dentro c'erano i Black bloc, e uscimmo dalla Diaz dopo appena sei minuti. I veri responsabili sono nelle carte processuali, andate a guardarle», ha continuato.

«Mi tutelerò eventualmente in sede di provvedimento disciplinare, se la sanzione dovesse essere incongrua a quelle che sono le mie eventuali negligenze mi appellerò», ha aggiunto. «Ho scritto un post interpretato in maniera distorta ma me ne assumo la responsabilità, ma intendevo altro». «La penso come il capo della polizia, mi auguro che non ci sia più una Diaz. Mi sono arrivate minacce di morte ma ho ricevuto anche tante telefonate di grande solidarietà dai colleghi che conosco».

«Mi sembra grottesco che nonostante molteplici sentenze non si sia fatta piena luce e adesso va a pagare una persona perché scrive su Facebook la propria estraneità ai fatti», conclude.

«Tortosa sospeso dal servizio. Bene decisione #Polizia. Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto», ha scritto il ministro dell'Interno Angelino Alfano su Twitter.

«La sentenza di Strasburgo ha stigmatizzato con un segno negativo le vicende della Diaz», ha detto Pansa. «Quello che è accaduto all'epoca - ha continuato - è stato studiato e abbiamo trovato delle contromisure. Oggi le forze dell'ordine sono diverse, abbiamo altri modello comportamentali e altre tecniche. Se qualcuno sbaglia verrà sanzionato, ma non è la polizia. La polizia è paladina della libertà in tutti i suoi atteggiamenti».

«Bene e presto polizia su sospensione servizio per Poliziotto Tortosa e per un altro dirigente di squadra mobile. Serviva rapida decisione», ha twittato Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd.

«Processare un "mi piace" su Facebook è da quarto mondo. Mi ha stupito anche un capo della Polizia che parla dei suoi uomini come se fino a qualche anno fa fossero dei macellai. Probabilmente ha sbagliato mestiere», ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini. «Io sono sempre e comunque con gli uomini in divisa, salvo chi sbaglia», ha aggiunto.

«Mi dispiace quando passano messaggi non belli perché la Polizia non è questo, la Polizia è sempre al servizio della gente. E i familiari ne sanno qualcosa, perché abbiamo i nostri cari che non sono a completa disposizione». Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Raciti, commenta così le frasi di. «Mi dispiace sentire questo - aggiunge Marisa Grasso - ma se c'è questo collega ci sono anche tanti colleghi di mio marito che sono caduti per difendere la vita. Rispetto il silenzio di chi non può parlare e ci ha dato un grande insegnamento».