«Non confermo niente perché non so neanche qual è la critica: sono stato chiamato a un'operazione di ordine pubblico alla quale sono intervenuto»: «per quella che è stata la nostra realtà operativa, non è successo nulla di quanto sta emergendo erroneamente in questo periodo», si è difeso ancora Tortosa, intervistato da Radio Capital.
«Io non sono stato minimamente coinvolto da alcuna attività giudiziaria, non ho commesso reati», aggiunge. «Ma lì c'è stato un massacro, questo lo possiamo dire», lo incalza l'intervistatore. «Sì - risponde Tortosa - non operato né da me né dalle persone che erano al mio contatto visivo». Alla domanda se dire «io ci rientrerei» possa sembrare avallare quel che è successo lì dentro, Tortosa risponde: «No, assolutamente no, per quella che è stata la nostra realtà operativa, non è successo nulla di quanto sta emergendo erroneamente in questo periodo».
E ancora: «Se persone sono state picchiate, al di fuori delle norme di legge, io non ne ho contezza: lì - racconta - abbiamo fatto sì che tutte le persone venissero ammucchiate nella palestra, dopo di che siamo immediatamente usciti e siamo stati radunati sul piazzale. Quello che poi ci è stato imputato, è una realtà processuale che non corrisponde alla realtà». «I miei superiori - conclude il poliziotto - hanno ampiamente relazionato presso il tribunale di Genova».