Bagnasco: «Arrivare a una verità completa sul caso Cucchi»

Bagnasco: «Arrivare a una verità completa sul caso Cucchi»
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Sabato 8 Novembre 2014, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 20:07

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, auspica che sulla vicenda giudiziaria di Stefano Cucchi si possa «arrivare ad una verità il possibile completa e aderente ai fatti». «Se chi ha responsabilità ha ritenuto di riaprire il caso, c'è solo da augurarsi che le cose siano portate avanti con ulteriori elementi, così da arrivare a una verità il più possibile completa e aderente ai fatti», ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, intervenuto sul caso di Stefano Cucchi, in occasione di un convegno sul ruolo delle donne nella società.

Troppe ombre. «Laddove ci fosse qualche aspetto d'ombra o di ingiustizia - ha aggiunto il cardinale - chiaramente è necessario fare luce fino in fondo per rispetto alla vittima, ai familiari e alla società nel suo insieme».

L'accusa della famiglia Intanto a pochi giorni dalla sentenza che ha assolto tutti gli imputati nel processo per la morte del geometra romano, è partita una nuova indagine dopo l'accusa della famiglia Cucchi nell'esposto contro il medico legale Paolo Arbarello: «Con la sua consulenza orientò l'inchiesta».

Il Procuratore Capo di Roma Pignatone seguirà personalmente l'inchiesta forse per seppellire anche i vecchi attriti tra i pm del suo ufficio, Loy e Barba, e la famiglia di Stefano, morto nel 2009 dopo una settimana di detenzione. Il consulente tecnico è accusato, tra l'altro dai Cucchi, di aver indotto i pm ed i giudici di primo grado a ritenere quanto egli «stesso aveva fatto intendere in televisione fin dal 9 novembre 2009: ossia che, da parte sua, si sarebbe cercato di dimostrare la colpa dei (soli) medici per la morte di Stefano, escludendo qualsiasi nesso di causa con le lesioni».

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