Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, auspica che sulla vicenda giudiziaria di Stefano Cucchi si possa «arrivare ad una verità il possibile completa e aderente ai fatti». «Se chi ha responsabilità ha ritenuto di riaprire il caso, c'è solo da augurarsi che le cose siano portate avanti con ulteriori elementi, così da arrivare a una verità il più possibile completa e aderente ai fatti», ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, intervenuto sul caso di Stefano Cucchi, in occasione di un convegno sul ruolo delle donne nella società.
Troppe ombre. «Laddove ci fosse qualche aspetto d'ombra o di ingiustizia - ha aggiunto il cardinale - chiaramente è necessario fare luce fino in fondo per rispetto alla vittima, ai familiari e alla società nel suo insieme».
L'accusa della famiglia Intanto a pochi giorni dalla sentenza che ha assolto tutti gli imputati nel processo per la morte del geometra romano, è partita una nuova indagine dopo l'accusa della famiglia Cucchi nell'esposto contro il medico legale Paolo Arbarello: «Con la sua consulenza orientò l'inchiesta».