LONDRA - Non una delle tante modelle che hanno sfilato in passerella, nemmeno non uno dei tanti volti da copertina. E' Veruschka, icona assoluta del mondo della moda, la donna senza cui il fashion system non sarebbe come lo conosciamo oggi.
Un nome lunghissimo, Vera Gottliebe Anna von Lehndorff-Steinorf, un nome d’arte fittizio Veruschka, usato all’inizio e rimasto invariato, per donare un alone di mistero da spia russa, un volto inusuale e magnetico, un corpo magro che ai tempi sfidava i canoni della pin-up in carne.
Oggi il suo mito è celebrato in una mostra alla Somerset House di Londra attraverso 40 scatti inediti del fotografo Johnny Moncada destinati, ai tempi, al mensile Harper’s Bazaar edizione britannica.
"From Vera to Veruschka" fino al 14 giugno ripercorre un anno della vita sotto l’obiettivo della modella, dal 1963 al ’64 e non celebra solo la bellezza di Veruschka, ma anche la Dolce Vita italiana che con le sue città, da Roma a Capri, le fa da set al servizio fotografico.
A vestire la statuaria modella, ancora oggi fonte di ispirazione per stilisti, registi e modelle stesse, ci sono gli abiti di Valentino, Lancetti e delle sorelle Fontana.