Il modus operandi era sempre lo stesso: l'uomo setacciava gli annunci on line dove ditte in difficoltà mettevano in vendita macchinari. Poi si presentava nelle fabbriche, si accordava su un prezzo vantaggioso per il venditore e si accordava per il ritiro immediato delle macchina. Peccato che come garanzia lasciasse assegni bancari falsificati. L'allarme è partito quando un imprenditore di Saltara ha segnalato il contatto con un compratore ansioso di chiudere l'affare. Immediatamente i militari sono giunti sul posto e hanno arrestato P.F., 56enne di Mortara (Pv), su cui tra l'altro pende un'ordinanza di esecuzione di due anni emessa dal tribunale di Pavia. Ora i carabinieri indagano su una lista trovata nell'auto del professionista della truffa. Conteneva, infatti, un elenco di ditte umbre e marchigiane: si sospetta che siano già state truffate o che lo sarebbero state a breve.
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