L’indagine ha preso le mosse da un’attività di intelligence condotta, su scala nazionale, dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, consistita nell’analisi dei dati relativi ai fruitori del beneficio messi a disposizione dall’Inps. Lo strumento assistenziale di cui si parla consiste nell’erogazione di un assegno sociale, del valore di massimo di circa 450 euro mensili, corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti Italia, che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e che si trovino in particolare situazione di disagio economico. Le indagini condotte dalle fiamme gialle pesaresi hanno permesso di individuare 3 soggetti che percepivano il trattamento assistenziale pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, o nonostante si fossero assentati continuativamente per più di 30 giorni dal territorio nazionale senza alcuna comunicazione ai fini della sospensione temporanea del beneficio, così come previsto dalla normativa vigente.
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