Alluvione nelle Marche, due morti. Il premier Renzi chiama il governatore Spacca

Alluvione nelle Marche, due morti. Il premier Renzi chiama il governatore Spacca
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Sabato 3 Maggio 2014, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:51
L'alluvione che ha colpito le Marche mette in ginocchio il Senigalliese e uccide. Almeno un morto, travolto dalla piena. Un altro, colpito da malore in casa, non stato raggiunto in tempo dal 118.

La vittima è Aldo Cicetti, 80enne del posto, non vedente, morto nella frazione di Borgo Bicchia. E' annegato nel sottoscala della casa allegata. Salvata la moglie. Un altro senigalliese è stato stroncato da malore prima che i soccorritori potessero raggiungerlo. La vittima dell'infarto, Nicola Rossi, aveva 86 anni. Viveva in via Ardigò: si è sentito male e i familiari hanno chiamato il 118, ma, come in altre zone del circondario, i soccorsi via terra erano resi impossibili dalle condizioni delle strade.



Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiamato al telefono il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca per esprimere solidarietà e vicinanza alle Marche e alle famiglie così duramente colpite in queste drammatiche ore. Il presidente Renzi ha assicurato il tempestivo intervento del Governo nella fase dell’emergenza e di essere in costante contatto con il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, che sta monitorando continuamente la situazione marchigiana.



Il Misa ha straripato a causa della bomba d'acqua provocando l'allagamento delle campagne, con case isolate dall'acqua con gente sui tetti, soprattutto a Borgo Bicchia. Numerose le segnalazioni su Facebook, dove utenti postano immagini drammatiche. Soccorritori in difficoltà per raggiungere le zone alluvionate. Verso le 12,30 si è levata in volo da Ancona l'eliambulanza per soccorrere un uomo rimasto sommerso dal fango.



Di ora in ora è peggiorata la situazione a Senigallia, dove il fiume Cesano è uscito dagli argini all'altezza della frazione di Brugnetto. Le strade invase dall'acqua sono impraticabili per le ambulanze del 118, e così i malati bisognosi di ricovero urgente vengono trasportati negli ospedali di riferimento dall'elisoccorso.



Chiusi i caselli in entrata e in uscita dell'autostrada A14 a Senigallia: la zona, dove è esondato il fiume Cesano a causa del maltempo, è allagata. È invece percorribile in quel tratto la SS16, mentre viene costantemente monitorata la linea ferroviaria adriatica.



A Senigallia sono stati chiusi tutti i negozi del centro, bloccati al traffico i ponti sul Misa, fiume che attraversa la città e che ha esondato in alcuni punti dell'immediata periferia. Auto trascinate via dall'acqua a Pianello di Ostra. Sul posto il capo della Protezione civile delle Marche Roberto Oreficini.



JESI

Emergenza anche a Jesi. Un uomo di 85 anni che alle 5 del mattino era rimasto bloccato con l'auto in un sottopasso completamente allagato dalla pioggia, in via Fontedamo, è stato portato in salvo da una pattuglia dei carabinieri. Deve la vita alla telefonata al 112 di un altro automobilista, che aveva notato la vettura in panne, una Fiat multipla, spinta dalle correnti verso i piloni del ponte. L'anziano è stato raggiunto a piedi dai militari ed estratto a fatica dall'abitacolo, ormai invaso da un metro di acqua. Nonostante un principio di ipotermia e lo choc, sta abbastanza bene.



Smottamenti e frane tra Pianello di Ostra e Brunetto, nel sotto passo di uscita a Jesi centro, sulla superstrada e in via San Marcello, sempre in Vallesina. A Serra dei Conti è esondato un torrente. Sul posto stanno operando vigili del fuoco e tecnici.



MACERATA

Un tratto della superstrada 77 Val di Chienti è stato chiuso per sei ore in entrambe le direzioni di marcia nel comune di Civitanova perchè la sede stradale è stata allagata. Il tratto va dallo svincolo dell'A14 fino al termine della superstrada. Intorno alle 10 la superstrada è stata riaperta. Rimasta isolata una coppia di anziani a Corridonia che è stata raggiunta e salvata dai vigili del fuoco di Macerata.



PESARO E URBINO

A fondovalle di Villa Fastiggi, Villa Ceccolini, Ginestreto e Montelabbate, già colpiti duramente ieri pomeriggio, sono stati messi di nuovo a dura prova. Ancora invasione di fango e scantinati allagati. Colpite anche molti capannoni dell’area industriale di Chiusa di Ginestreto, con i Vigili del Fuoco impegnati tutta la notte a combattere contro l’acqua ed il fango. Critico il livello del Foglia che scorre poco lontano, il fiume è già esondato in diversi punti dell’immediata periferia pesarese, invadendo i campi. E' allarme rosso per il Foglia, anche se la città pare aver retto all'ondata di piena, giunta poco dopo le 18, susseguente all'apertura della diga di Mercatale. Allagata la palestra e anche parte dell'Istituto per Geometri Genga, la Campus di Pesaro. Esondato il torrente Bevano, che ha sommerso il Molino Ciavarini a Carignano. Smottamenti e inondanzioni sono segnalate in tutto l'entroterra, a Trasanni di Urbino un muro di cinta è crollato sopra alcune macchine. Danni tutti da quantificare, ma che sembrano ingentissimi. Per fortuna, però, non si registrano feriti.

Bombe d'acqua la scorsa notte, con smottamenti e strade invase da acqua, fango e ghiaia, anche a Urbino. In tarda mattinata due famiglie che risiedono nella zona fra Trasanni e Gallo di Petriano, a titolo precauzionale, hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Rimane l'allerta su tutto il territorio comunale, nel timore di frane e smottamenti che potrebbero verificarsi nelle prossime ore. Le zone più colpite da disagi sono state Pieve di Cagna, Miniera, Castelboccione, Trasanni, Monte Polo, Canavaccio, Pallino-Schieti, San Cipriano, Gadana e le aree ai confini con Gallo di Petriano.

Evacuate alcune famiglie anche a Fratte Rosa, in ValCesano, dove la strada che attraversa il paese è stata chiusa diverse ore per il cedimento di un muro





FERMO

Nel Fermano è stata una notte di allarme con gravi disagi lungo la costa tra Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Lido di Fermo. Viabilità in tilt, frane e problemi anche al sistema fognario per la grande quantità di pioggia caduta in poco tempo. Impegnati vigili del fuoco e protezione civile per far fronte alle emergenze e alle chiamate dei cittadini che hanno chiesto aiuto per i seminterrati allagati e invasi dal fango. A Porto San Giorgio dalla collina del Monte Cacciù è arrivata una mole di fango e detriti che ha di fatto tagliato in due la città. Sul livello di guarda di fiumi e torrenti continuamente monitorati.
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