«Sono accuse costruite ad arte contro di me perché non ho concesso la residenza a qualcuno» aveva detto in lacrime il 61enne. Tuttavia la pubblica accusa ha chiesto l’assoluzione per alcuni fatti di reato. Ma per altri, dove si sostanzierebbe l’induzione indebita finalizzata ad atti sessuali, il pm ha chiesto la condanna.
Lunga arringa difensiva da parte dell’avvocato Donvito che, rivolgendosi alla Corte, ha detto che i giudici saranno chiamati a emettere una sentenza che si baserà esclusivamente sulle dichiarazioni delle parti offese. La difesa, convinta della totale innocenza dell’imputato, ha poi analizzato caso per caso, rilevando come nelle dichiarazioni di chi ha puntato il dito contro Montanino, ci sono non poche contraddizioni.