La Ciociara di Bonolis canta "Non sono nata a Sora", scatta la polemica con la Tatangelo

Anna Tatangelo
di Denise Compagnone
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Giovedì 24 Settembre 2015, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 14:13
L’ennesimo caso di ironia – amara - sulla Ciociaria va in onda su Canale 5, tardo pomeriggio di martedì. Il programma è “Avanti un altro” e lei, la modella Alessia Macari, è “la Ciociara”, uno dei caratteristici personaggi del programma condotto da Paolo Bonolis. Nel bel mezzo di una delle trasmissioni più seguite dal grande pubblico, la ragazza, che è di Casalvieri, sui versi di “Non sono una signora” di Loredana Bertè, canta in dialetto: “Non sono nata a Sora, a casa teng i can, mica la gallina” e via di questo passo. Non a molti deve aver fatto piacere sentire quelle rime. E infatti le polemiche si sono scatenate. A farsi sentire, tra i primi, è stata una sorana doc: Anna Tatangelo. Sulla sua pagina Facebook ha preso le difese della sua città e ha lanciato l’hastag “‪#‎nonmitoccatesora”, “perché m’incazzo” ha aggiunto. “Ricordiamoci che a Sora è nato il grande Vittorio De Sica – prosegue la Tatangelo - e se c’è qualche contadino ancora... ne sono fiera!”. Un tripudio: nel giro di poco sono arrivati ben 5.125 “mi piace”. Un’ora dopo è sempre lei a rilanciare: pubblica un’immagine di Banderas che in una nota pubblicità compare accanto a una gallina. Dice la Tatangelo: “Ma anche Banderas parlava con le galline? Forse erano di Sora”. In realtà, consapevole del putiferio che si sarebbe scatenato da lì a poco, anche la stessa Alessia Macari, martedì sera, si è difesa su Fb: “Non sono un autore, le canzoni non le scrivo io – ha detto “la ciociara” -. Non ho offeso nessuno. Un po’ di ironia ragazzi! Lo sappiamo tutti che adoro Sora e sono quasi sempre lì”. Resta il fatto che gli episodi di discriminazione basati sul solito stereotipo della Ciociaria “terra di burini e ignoranti”, non si contano più. Eppure con la storia, la cultura e lo spettacolo questa non è stata terra avara. Basti solo pensare a Marco Tullio Cicerone, Tommaso D’Aquino o Marcello Mastroianni. Eppure, niente da fare, nonostante tutto, con cadenza ormai puntuale, da D’Alema e il suo “semipresidenzialismo alla ciociara” a Lotito e le sue affermazioni sul Frosinone calcio, ecco che qualcuno torna ancora a scivolare sulla stessa buccia di banana.