Sisma L'Aquila: basilica Collemaggio
riapre entro fine 2016

Sisma L'Aquila: basilica Collemaggio riapre entro fine 2016
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Lunedì 1 Settembre 2014, 17:32
L'AQUILA - Entro la fine del 2016 la basilica di Collemaggio, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2006, sar riconsegnata al culto e alla citt dell'Aquila: nel prossimo mese di dicembre i lavori saranno affidati alla ditta che si aggiudicherà l'appalto privato per il quale sono iniziate le attività per l'assegnazione, a gennaio partirà il complesso intervento di restauro finanziato con 12 milioni stanziati da Eni. È quanto emerso alla presentazione del progetto esecutivo di restauro del più importante monumento aquilano che si è svolto oggi all'Aquila alla presenza, tra gli altri, del sindaco, Massimo Cialente, e del direttore operativo dell'Eni, Salvatore Sardo. La tempistica slitta di qualche mese, visto che circa un anno fa era stata annunciata la riconsegna per la Perdonanza 2016: anche se oggi non è stato escluso che si possa rispettare quella importante scadenza. Il progetto nasce da un modello unico di collaborazione istituzionale che affida alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d'Abruzzo la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza, mentre le attività tecnico-scientifiche sono state garantite da un gruppo di università rappresentato dal Politecnico di Milano, dalla Sapienza di Roma e dall'Università dell'Aquila, integrato da geologi e ingegneri Eni. «Questa alleanza tra pubblica amministrazione, università, città e impresa - ha detto Sardo - offre un esempio operativo di efficienza in un ambito diverso delle tecnologie più avanzate utilizzate per l'attività estrattiva». «Abbiamo aperto una strada - ha sottolineato il sindaco Cialente - per cui una grande azienda privata dalle robuste radici italiane, come Eni, ha adottato un monumento importante per il nostro paese. Operazione che potrebbe ripetersi con altri patrimoni italiani, come si intuisce dalle riforme proposte dal ministro Franceschini e accolte dal Governo». Per individuare l'impresa, come emerso da fonti Eni, è stata portata avanti una procedura ad inviti: sono state selezionate 350 imprese poi si è arrivati ad individuarne una cinquantina per un lavoro così complesso che sarà affidato all'impresa che presenterà l'offerta più vantaggiosa.
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