Ancona, Spacca: «Sono in gioco»
E lancia la sfida del terzo mandato

Ancona, Spacca: «Sono in gioco» E lancia la sfida del terzo mandato
di Agnese Carnevali
2 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Ottobre 2014, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 18:00
ANCONA - Spacca si candida per il terzo mandato. Ciò che si ipotizza da mesi è ormai ufficiale grazie alla dichiarazione rilasciata ieri al Corriere della Sera: «La mia candidatura è in gioco», ha detto. Saranno sei, sette mesi a fulmicotone che il governatore vuole utilizzare al massimo.



Lo scontro con il Pd è ufficiale, dopo l'approvazione in prima lettura della modifica dello Statuto che prevede la facoltà dal 2015 di nominare sei assessori esterni in Giunta. Una decisione contro il governatore che aveva fatto approvare nel 2012 una proposta a sei ma con un solo esterno. Il Pd è riuscito a strappare due voti all'Udc e due a Ncd, mettendo in minoranza il gruppo Marche 2020 che fa riferimento a Spacca. Maggioranza di fatto in frantumi.



E Spacca va per la sua strada. Annuncia la candidatura al terzo mandato - attraverso le primarie del centrosinistra o, in subordine, a capo di marche 2020 - e manda segnali inequivocabili di vole cambiare la Giunta. Da otto a sei membri. Via un esterno (l'Udc Viventi) via l'assessore al Lavoro, Pd, Luchetti. ma non sembra finita qui: il governatore avrebbe messo nel mirino Almerino Mezzolani, assessore alla Sanità, Pd, vicino a Comi dalla prima ora. Dicono che le ore anche per lui le ore siano contate, anche alla luce delle dichiarazioni fatte in aula sullo stato della riforma sanitaria, di cui va fiero, ma che vorrebbe ulteriormente accelerare.



«Se la stazione unica appaltante non è riuscita a gestire una fornitura di siringe - ha detto in aula - qualche problema c'è». Spacca in marcia dunque. Ieri al Corriere della Sera ha spiegato che: “la mia candidatura è in gioco. Ho chiesto al Pd che si facciano primarie del centrosinistra e finora non mi hanno risposto”. E ancora: «Ciò che mi preme non è il mio futuro, ma che non si butti via il modello che abbiamo creato. Avendo già fatto due mandati è giusto che ci si ponga il problema. Però mi amareggia che non si valuti il lavoro svolto, e qui abbiamo fatto cose straordinarie. C'è questa sbornia di cambiare tanto per cambiare, senza guardare ai progetti. Il rinnovamento non è questo, ma saper interpretare i cambiamenti della società».



Domanda: se non sarà candidato con il Pd? «Ho creato un’associazione, Marche 2020, che ha messo al centro l’economia reale. Sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio. E non lo faremo».

Uno Spacca dunque tutt’altro che disposto a tirare i remi in barca. Sia in previsione delle prossime elezioni sia in questi ultimi mesi di legislatura. Per questo starebbe pensando ad un rimpasto che oltre ad un segnale ai partiti sia lo sprint finale per chiudere i cinque anni di governo e gettare le basi per i prossimi cinque. Una nuova Giunta e un'agenda di fine legislatura da fuochi artificiali.