Paolo Belli a Monte Urano:
«Omaggio a Buscaglione»

Paolo Belli in concerto
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Sabato 9 Maggio 2015, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 11:57
“Renderemo omaggio a Fred Buscaglione, Renato Carosone, Enzo Jannacci, i grandi artisti che hanno reso popolare lo swing in Italia. Un tributo particolare sarà riservato a Natalino Otto l'iniziatore dello swing nel nostro Paese”. Paolo Belli è pronto con la sua Big Band per la prima di “A me mi piace lo swing (…e sottolineo mi) tour”, questa sera (sabato 9 maggio) alle 21,30 in piazza della Libertà a Monte Urano. “Per la quinta volta – spiega Belli – inizio un tour nelle Marche perché mi portano bene. La mia avventura in televisione è cominciata a seguito di uno show a Pesaro. Era presente Panariello che rimase colpito dalla performance trascinante e mi invitò a partecipare alla trasmissione televisiva Torno sabato. Mi fece piacere la sua proposta ma ero titubante, in quanto ero cosciente che la musica non va forte nel piccolo schermo. Ma Panariello insistette, dicendomi che avrei dovuto fare come sul palco di Pesaro. Alla fine accettai e andò tutto bene. Se fai musica con sincerità e rispetto, arriva alla gente”. Il tema della tivù evoca i talent show. “Non ho nulla contro i talent show. Se fai quello per cui sei portato riuscirai ad essere convincente, se invece ti snaturi per smanie di apparire non andrai avanti. Gli ingredienti dare il meglio sono gavetta, preparazione, studio e la sincerità”. Perché lo swing? “Perché è la mia storia. Fu mia madre a farmi appassionare al genere con i vecchi dischi di Buscaglione e Natalino Otto. Sono stato uno di quelli che negli anni Novanta a contribuito a lanciare il genere e farlo diventare di moda. Oggi le tendenze sono altre ma io continuo a fare swing con la Big Band”. Intanto sta spopolando nei social network il video L’equilibrista, canzone interpretata dall’inedito trio Marco Ligabue, Paolo Belli e Beppe Carletti. I tre artisti accomunati dalla provenienza geografica, figli della terra emiliana, hanno ambientato la clip nella piazza di Correggio. La canzone è un inno alla gioia e alla speranza. Oltre la musica c'è la grande passione per la Juventus, per la quale ha scritto l'inno Juve (storia di un grane amore). “L'amore per la squadra torinese nasce da una foto scattata da mio padre in cui compaio avvolto nella bandiera bianconera. Sono molto contento dei risultati che la squadra ha conseguito negli ultimi anni, anche se mi preoccupa il 2-1 inferto al Real Madrid nella partita di andata di Champions League, il match di ritorno sarò dura con un solo gol di vantaggio. Avere scritto l'inno della squadra del cuore è come scendere in campo tutte le partite”. La Big Band: Mauro Parma batteria, Enzo Proietti piano e hammond, Gaetano Puzzutiello contrabbasso e basso, Peppe Stefanelli percussioni, Paolo Varoli chitarre e banjo, Pierluigi Bastioli trombone e basso tuba, Nicola Bertoncin tromba, Daniele Bocchini trombone, Gabriele Costantini sax contralto e tenore, Davide Ghidoni tromba, Marco Postacchini flauto, sax baritono e tenore.