Civitanova, ragazza scomparsa, appello della mamma: «Chi sa si faccia vivo»

Ana, la ragazza scomparsa
di Alessandra Bruno
2 Minuti di Lettura
Domenica 28 Dicembre 2014, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 16:43
CIVITANOVA - Ancora nessuna traccia di Ana, la sedicenne scomparsa nel nulla da nove giorni. L'appello della mamma: «Chi era sul pullman diretto a Roma, chi l’ha vista o si è seduto vicino a lei, contatti me o le forze dell'ordine».



Non si dà pace Sabina, la madre adottiva di Ana Maria Di Toro Sacchi, la giovane studentessa che risiede a Civitanova Alta, sparita da casa venerdì scorso. Feste natalizie piene di angoscia per i parenti della giovane, di origini colombiane, accolta nel nucleo familiare quando aveva 10 anni. Ana quella misteriosa mattina ha preso l'autobus per andare a Macerata, dove frequenta l'istituto agrario. Ma a scuola non è mai arrivata. Secondo gli investigatori ha acquistato un biglietto per la capitale nella stazione dei pullman a piazza Pizzarello, alle 7.43, alle 8 è poi salita sul pullman. Ed è proprio da allora che non si hanno più sue notizie.



La ragazza, con lunghi capelli ricci e la carnagione olivastra, fino ad oggi, non si era mai allontanata da sola: «Ana è una ragazza tranquilla - racconta preoccupata mamma Sabina - divisa tra casa e scuola. Ero io che la spronavo ad uscire e a divertirsi». La giovane è partita senza lasciare alcun messaggio, il cellulare posato in camera, come se non ne avesse bisogno. Il giorno dell'allontanamento indossava occhiali da vista arancioni, una felpa bianca e blu e un paio di scarpe da tennis: «Non ci sono stati liti o discussioni - prosegue la mamma - Ana è una ragazza serena. Abbiamo passato un Natale drammatico, siamo in apprensione».



Il profilo Facebook di Ana, invaso dai post di tutti coloro che aspettano con ansia il suo rientro, racconta di una ragazza solare con tanti interessi. Tra queste il calcio, i motori, la musica della cantante pop Katy Perry e gli animali: «Mia figlia è passata da una condizione di povertà, di disagio, per cui ha sofferto - prosegue Sabina- a quella di benessere. Sta con noi da sei anni, l'abbiamo riempita di affetto ed amore. Doveva anche prendere la patente, ma le abbiamo già comprato la moto 125».



La zia materna Aelita ieri su Facebook ha scritto: «Amore di zia, dove sei? Chiamaci che veniamo a prenderti. Non preoccuparti, tutto si sistema. Facci sapere qualcosa, ci manchi, stiamo tutti male». Le ricerche dei Carabinieri proseguono senza sosta anche durante le festività. L'esame sul telefonino non ha dato alcun esito positivo. Le forze dell'ordine hanno ascoltato amici e conoscenti, ma nessuno sembra sapere nulla e le speranze si stanno affievolendo di giorno in giorno. Al momento non risulta che la giovane avesse un fidanzato. Tutti gli elementi, però, farebbero pensare a una fuga pianificata. La famiglia di Ana ha affisso manifesti con la foto della giovane a Roma, Mondragone (paese di origine del papà adottivo) e Caserta, ma ancora non si è fatto vivo nessuno. «Preghiamo che qualcuno ci informi», conclude Sabina.