I libri da regalare per la festa della mamma il 12 maggio

I libri da regalare per la festa della mamma il 12 maggio
di Ebe Pierini
17 Minuti di Lettura
Sabato 11 Maggio 2024, 08:10

La festa della mamma, in Italia, come in circa 40 Paesi del mondo viene celebrata la seconda domenica di maggio anche se altre nazioni hanno optato per date e periodi dell’anno diversi. Quest’anno si festeggia quindi il 12 di maggio.

Furono due gli eventi che contribuirono all’istituzione e alla diffusione di questa festività: la manifestazione organizzata, dal 1956, dal sindaco di Bordighera Raoul Zaccari che era anche un Senatore, con la collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia e la festa in onore della madre organizzata da don Otello Migliosi parroco di Tordibetto, frazione del comune di Assisi, nel 1957.

Con dei fiori si va sempre sul sicuro. Che siano rose, azalee, peonie o girasoli rappresentano un messaggio profumato e delicato perfetto per celebrare la festa della mamma. Ma, se ad un omaggio floreale si vuole affiancare anche un regalo, un libro può essere la scelta giusta per manifestare il proprio affetto. Per prendersi cura del corpo ma anche dell’anima.

Se si vuole regalare un libro che parli di maternità in tutte le sue sfaccettature allora ci si può orientare su alcuni romanzi o volumi usciti di recente che affrontano temi delicati come i rapporti tra madri e figli, i disturbi alimentari, le malattie mentali, le difficoltà nell’accogliere una nuova nascita, la scelta se essere o meno mamme, la disabilità, ma anche la perdita di un genitore.

LA NURSERY di Szilvia Molnar (Guanda)

Quanto è difficile per una neo mamma affrontare le fasi successive al parto? In un momento di fragilità può sembrare davvero un’impresa titanica. Il romanzo si apre con l’immagine di una donna varca la soglia di casa con in braccio la sua neonata e si rende subito conto che la trepidante attesa ha lasciato il posto all’ansia, allo smarrimento, e anche a un energico desiderio di avere indietro la vita di prima. Ma indietro non si può tornare e quella creaturina è lì tra le sue braccia. La bimba viene soprannominata Bottone e, più che a un angioletto, assomiglia a una sanguisuga. È nata, è uscita dal corpo della madre, eppure la madre si rende conto di non averla ancora pienamente accolta. Il bell’appartamento di New York condiviso con il marito, la loro quotidianità fatta di lavori creativi e cene con gli amici, tutto il loro mondo, insomma, è svanito e si è trasformato in una nursery. In un angolo della camera da letto c’è un tavolo dove la neomamma svolgeva il suo lavoro di traduttrice. Ora un “uragano rosa” ha travolto la sua vita. Tutto ruota attorno a poppate, tiralatte, pianti della bambina. Le giornate appaiono lunghe e solitarie e, sebbene il marito sia premuroso, spesso è fuori per lavoro e quindi sostanzialmente lontano, inutile. La donna vive quei giorni come una prigionia. A darle conforto e sollievo è solo un musicista anziano che vive al piano di sopra, un po’ strambo, evidentemente malato e che, come lei, non riesce a dormire. Un libro ironico ma delicato che è dedicato alle neomamme per “curare” con delicatezza le loro fragilità, per aiutarle a ritornare padrone di se stesse.

PER AMORE DI UN’OMBRA di Gerardo Iannarella ( Longanesi)

Il rapporto tra un figlio e una madre ostacolato dalla malattia mentale è al centro di questo romanzo di formazione che segna anche l’esordio di Gerardo Iannarella. La protagonista, Lory, periodicamente sparisce lasciando solo il figlio di 7 anni assieme ad alcune mappe contenenti indizi, che una volta risolti, li avrebbero riuniti. Poi scompare per 3 mesi e la mappa è nascosta in un cassetto chiuso a chiave. Flaps deve ricorrere a tutto il suo coraggio e alle sue abilità investigative per risolvere un mistero che assumerà presto i contorni di una grande avventura. Sulla sua strada si affacceranno personaggi bizzarri ma profondi. A fare da sfondo tutta la vivacità, la veracità ma anche l’umanità e la dolcezza di Napoli.  Si imbatterà in Marlo, «Senzamamma», che lo aiuterà a sfuggire a un gruppo di bulli, in un camorrista-oracolo che parla soltanto per metafore su Maradona. Ma anche in un zia mai vista con il nome di una strega e in un misterioso uomo che si firma con la lettera «G». Un viaggio nel corso del quale il piccolo protagonista sfodererà tutto il suo coraggio per dare una risposta a ogni domanda, svelare ogni mistero e ritrovare chi era smarrito.

SE BASTASSE L’AMORE di Arianna Gnutti (Piemme)

In questo libro c’è tutto l’amore di una madre per la propria figlia perché le madri, si sa, non si arrendono mai e lottano contro tutto, disturbi alimentari compresi. Maria Beatrice, figlia dell’autrice, raggiunta l’adolescenza cade nel baratro dell’anoressia.  La situazione precipita a tal punto che, a tredici anni, in fin di vita, viene ricoverata in rianimazione. È da lì che parte un lungo percorso di dolore, sofferenza e resilienza, nel mondo della malattia psichiatrica. Arianna Gnutti, ci conduce, attraverso queste pagine, nella sua storia, ci mostra il suo ruolo di madre che riconosce e interpreta i sintomi, le derive, il linguaggio, i comportamenti della figlia. Il suo, a fianco a Maria Beatrice, è un viaggio attraverso l’inferno dal quale si può riemergere solo attraverso l’amore ma anche grazie alla solidarietà delle altre mamme che si trovano nella medesima condizione. Arianna Gnutti narra della difficoltà di accesso alle cure, così come   del   prezioso   e indispensabile personale medico e sanitario e dei meccanismi mentali che portano delle giovani donne a rischiare di morire. Ma è anche un inno alla forza interiore necessaria nei momenti bui e alla speranza che tiene in piedi vite e battaglie quotidiane. Un libro che può essere utile alle madri di figlie adolescenti. In Italia più di dieci   persone   al   giorno   muoiono   per   conseguenze   dei   disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Preadolescenti e adolescenti rappresentano il 70 % di chi ne soffre. L’anoressia è la prima causa di morte tra i giovani, dopo gli incidenti   stradali.  

IO MADRE MAI di  Donata Carelli (Piemme)

Una donna può scegliere di non essere madre ma, spesso, questa scelta è osteggiata, in primis, dalle altre donne. Ma chi l'ha detto che per essere donna bisogna essere madre? E se una donna volesse essere felice e realizzata senza mettere al mondo un figlio? E se una donna senza figli fosse anche più materna di un'altra che i figli li ha? Tutte domande che si è posta l’autrice Donata Carelli, nata a Sabaudia agli inizi degli anni ‘70, che fin da bambina si sente diversa dalle sue coetanee che collezionano borsette e passeggini ed implora la madre di aiutarla a non crescere mai. Crescendo emerge in lei un desiderio di non ottemperare alle aspettative che la sua famiglia, gli amici e la società serbano nei suoi confronti. Di una cosa però è certa: non vuole diventare madre, pur amando moltissimo i suoi studenti e i ragazzi in generale, non vuole essere definita da un ruolo che altri hanno deciso per lei. “Ho lottato contro quella sensazione di inadeguatezza che mi feriva in una zona inesplorata nel profondo, perché  mi mancavano le parole e gli argomenti, perché  il costume diffuso mi lasciava frastornata – racconta l’autrice - Per la prima volta, non ero poi così certa di stare andando nella direzione giusta, se tutti ne indicavano un’altra. Ma chi decide quale sia il traguardo di una donna felice?”. Con questo romanzo l’autrice rivendica la possibilità di una scelta diversa, per sé e per chiunque voglia farla.

UN SENSO DI TE di Eleonora Geria (La Corte Editore)

Questa è la storia autobiografica di una madre, che scopre che il figlio di Nicola, di 7 mesi, è sordo dalla nascita. Dovrà imparare a convivere con il silenzio nel quale è nato e sta crescendo il suo bambino. La sua vita cambia all’improvviso. Come può non essersene accorta prima? Cosa la attende ora? La sua famiglia potrebbe sgretolarsi di fronte ad una notizia così devastante. Il cammino è fatto di incognite, cadute e dolore, ma anche di piccole, preziose, vittorie. La soluzione è accettare il mondo di Nicola, che rappresenta semplicemente un’altra normalità e le mille forme che esistono per poter comunicare. D’altronde il linguaggio più importante, è quello dell’amore. Questo libro è stato proposto al Premio Strega 2024.

T di Chetna Maroo (Adelphi)

Il primo romanzo della scrittrice angloindiana Chetna Maroo affronta il delicato tema dell’elaborazione del lutto da parte di una bambina che ha perso la madre in un’età in cui la presenza di una figura femminile sarebbe stata fondamentale. Gopi ha appena 11 anni quando muore la mamma. Sua zia Ranjan considera lei e le due sorelle maggiori, Mona e Kush, delle selvagge perché non rispettano le regole della comunità indiana a cui appartengono. Tuttavia per dare una mano al padre delle ragazze si dice disposta ad accogliere a casa sua una di loro. Il padre è convinto che le figlie abbiano bisogno di appassionarsi a qualcosa che le accompagni poi per tutta la vita.

La scelta ricade su uno sport: lo squash. Ma delle tre è solo Gopi che riesce a trarre giovamento da questa disciplina sportiva, dal campo da gioco. Un romanzo che ripercorre, attraverso la voce della protagonista, un anno di lutto e di difficile ma necessaria risalita e che racconta quanto pesano il dolore e l’assenza di una madre.

UN CANTO DIVINO di Kawamura Genki (Einaudi)

Kawamura Genki ha raggiunto la notorietà con “Se i gatti scomparissero dal mondo” e torna in libreria con questo romanzo che ci parla del dolore insuperabile della morte di un figlio e di come esso viene diversamente affrontato all’interno di una famiglia con tutte le conseguenze che ne derivano. Un libro intenso che spinge a riflettere su quanto un dolore possa spingere tra le spire di sette e condizionamenti. È la storia della famiglia Dan’no gestisce uno storico negozio di uccellini in un quartiere periferico di Tokyo e allevano con amore diamanti mandarini, passeri di Giava, calopsitte, canarini, parrocchetti ondulati e tanti altri pennuti variopinti. Michio e Kyoko adorano il loro lavoro e agli uccellini dedicano impegno e cura ogni giorno come fanno anche con i loro figli, la dolce Kanon che frequenta le medie ed il piccolo Kanata che frequenta le elementari. La loro casa si trova al piano di sopra del negozio e la loro è una vita semplice, modesta ma felice. Poi, un giorno, la tragedia si abbatte sulla famiglia. Kanata viene ucciso a coltellate da un pazzo fuori dalla scuola assieme ad altri bambini. I genitori, schiacciati da quel dolore opprimente, si allontanano l’uno dall’altro. Michio comincia a frequentare la Società del Vento, un’associazione di famigliari di vittime di omicidio. Kyoko si chiude nel mutismo e nutre  rancore nei confronti del marito, che incolpa per la morte di Kanata. Riacquista un’apparente serenità solo quando canta per il Coro della Voce Eterna, una strana setta religiosa che la condiziona completamente. L’unica che mantiene l’equilibrio è la giovane Kanon e sarà attorno a lei che si riunirà la famiglia e torneranno ad ascoltare la melodia degli uccellini che tanto somiglia ad un canto divino.

Alle mamme più combattive e sempre in prima linea per la difesa dei diritti delle donne non si può non regalare:

PIÙ CI RINCHIUDONO, PIÙ DIVENTIAMO FORTI di Narges Mohammadi (Mondadori)

In questo libro Narges Mohammadi, instancabile attivista e premio Nobel per la Pace 2023, tuttora reclusa, trasmette la sua drammatica testimonianza. “Scrivo nelle mie ultime ore di licenza. Tra poco sarò costretta a tornare in prigione. Il 16 novembre 2021 sono stata arrestata per la dodicesima volta in vita mia e per la quarta condannata alla detenzione in isolamento. Sono stata giudicata colpevole per il libro che avete tra le mani. Finirò di nuovo dietro le sbarre. Ma non smetterò mai di lottare” racconta l’autrice.  Ne emerge un quadro davvero  terribile della vita nelle carceri iraniane. Basti pensare alla famigerata sezione 209 del carcere di Evin, a Teheran dove i prigionieri politici e gli attivisti vengono sottoposti a condizioni estreme, isolamento totale e tortura bianca, una disumana forma di detenzione usata in maniera pervasiva in Iran che sottrae alla persona ogni stimolo sensoriale per lunghi periodi e contro la quale Narges Mohammadi si è sempre battuta, prima ancora di essere imprigionata. E ha continuato a farlo dalla sua cella. In queste pagine, oltre alla sua storia, Mohammadi raccoglie le interviste a dodici donne detenute come lei, tra cui la giornalista di fama internazionale Nazanin Zaghari-Ratcliffe e l’attivista Atena Daemi. Donne che hanno sollevato la testa di fronte al regime islamico, che si sono battute per la libertà e la democrazia, o che sono state incarcerate con accuse infondate. Più ci rinchiudono, più diventiamo forti è un coraggioso atto di denuncia verso la dittatura iraniana e le sue barbare violazioni dei diritti umani, e al tempo stesso un appello agli attivisti di tutto il mondo a non rinunciare alla lotta.

Se avete una mamma che è appassionata di re e regine, principi e principesse e che, in particolare, ama seguire le vicende della corona reale inglese potete optare per questo libro che ci presenta la Regina Elisabetta nelle sue vesti di madre.

LA REGINA di Eva-Maria Bast (Tre60)

Nel 1956 Elisabetta II diviene la nuova regina d'Inghilterra e del Commonwealth. È giovanissima ed ha poca esperienza ma questo non le impedisce di mostrarsi a suo agio nel ruolo di sovrana. Certo dovrà affrontare sfide molto difficili già nei primi anni di regno come la gestione del conflitto per il controllo del canale di Suez, in Egitto, che sfocerà in una grave crisi internazionale. Dentro le mura del palazzo reale deve affrontare le spinose questioni famigliari. Come quando la principessa Margaret chiede ai reali il benestare per sposarsi con Peter Townsend, un aviatore britannico, parecchio più grande di lei e per giunta divorziato, Come riesce Elisabetta a conciliare il ruolo di sovrana, sposa e madre? Il romanzo di Eva-Maria Bast affonda le radici su una meticolosa ricostruzione storica e tratteggia un ritratto della giovane regina tra crisi internazionali, conflitti interni e delicate questioni famigliari.

Se invece volete stupirla con un romanzo e sapete che ha adorato “L’amica geniale” allora la scelta giusta è:

IL LIBRO DELL'OCA di  Li Yiyun (NN Editore)

Fabienne e Agnès vivono a Saint Rémy, un piccolo paesino rurale della Francia. Sono gli anni Cinquanta. Agnès è carina, educata, riservata, timida e va bene a scuola anche se la sua famiglia, presa da altri problemi non la considera. Fabienne invece ha una bellezza meno evidente, è brillante ma tagliente, feroce, schietta, sfrontata. Rimasta senza madre, dopo la morte per parto della sorella, si trova a doversi occupare di padre e fratello e non frequenta la scuola. Per lei ci sono solo la cura del bestiame e la faccende domestiche. Le due vivono in simbiosi, non riescono a stare l’una senza l’altra anche se è Agnès ad essere quasi succube del carisma dell’amica. Vivono in un mondo tutto loro. Un giorno Fabienne decide di scrivere un libro per gioco e detta ad Agnès che ha una bella grafia una serie di macabri racconti dai temi anche scabrosi. Il libro viene pubblicato col nome di Agnès ed il successo è immediato e travolgente tanto che la “falsa” autrice si trasferisce prima a Parigi e poi a Londra dove viene ammessa alla  scuola d’élite di Mrs Townsend. Lì capisce di essere una sorta di cavia per l’esperimento che vuole mettere in atto la direttrice. Agnès si sente sola e sradicata, colpevole di vivere la finzione creata dall’amica, e così decide di tornare a casa per affrontarla.

Dedicato a chi sa sorridere delle paranoie di una moglie o alle mamme autoironiche:

MIO MARITO di Maud Ventura (Sem - Feltrinelli)

Al centro di questo romanzo c’è una donna ancora innamorata del marito dopo quindici anni di rapporto. Hanno una quarantina d’anni e appaiono una coppia perfetta: due figli brillanti, una grande casa, successo sociale. In realtà lei cova una passione morbosa nei confronti del marito, mentre lui sembra accontentarsi di una relazione serena e distaccata: i suoi baci sono veloci e il corpo nudo della moglie non lo eccita più. Allora lei, per dimostrare a se stessa che il marito non la ama inizia a spiare ogni suo movimento, cercando i segni del distacco o del tradimento. Dal lunedì alla domenica annota metodicamente le sue colpe e immagina i dolori da infliggergli, le trappole da tendergli, gli inganni per metterlo alla prova. Di fronte alle altre donne che le sembrano sempre più belle di lei, deve essere la più ordinata, la più in forma, la più desiderabile.

Se invece a vostra madre piacciono storie decisamente fuori dagli schemi e dal gusto un po’ noir questa è l’opzione che fa per voi:

LA CUSTODE DEI NUOVI INIZI di Mikki Brammer  (Sperling e Kupfer)

Dal giorno in cui il suo maestro d'asilo è caduto all'improvviso dalla sedia mentre leggeva una storia di Peter Coniglio e non si è più svegliato, qualcosa in Clover Brooks è cambiato per sempre. È stata l'unica  bambina a non fuggire, tra tutti quelli in classe. Quando poi anche il suo amatissimo nonno è morto, ha scelto di dedicare la sua vita ad aiutare le persone ad abbandonare questo mondo in serenità. Perché ai vivi ha sempre preferito i morti ed è convinta che nessuno dovrebbe morire da solo, o senza il conforto di una voce amica. In realtà l'unica davvero sola è lei: passa il suo tempo libero compilando quadernetti in cui riporta fedelmente le ultime parole che le sono state affidate da chi non c'è più. I diari sono di tre tipi: uno per i rimpianti, il secondo per i consigli e un altro per le confessioni. Poi un giorno incontra Claudia che la spinge a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di una storia d'amore dimenticata da tempo.

Non potevano mancare ovviamente i suggerimenti di lettura per madri maniache dell’ordine, del pulito e della perfezione.

L’ARTE MAGICA DI RIORDINARE L’ARMADIO. IL METODO INFALLIBILE PER SPENDERE MENO, SCEGLIERE MEGLIO E CREARE IL TUO GUARDAROBA PERFETTO IN 5 SEMPLICI STEP” di Andrea Cheong (Newton Compton Editori)

Dimenticate la frase “Non ho niente da mettermi”. Basta seguire questa guida per acquistare meno e spendere meglio. Dopo un esaurimento da shopping compulsivo, Andrea Cheong ha ideato il metodo “Mindful Monday”, un programma di disintossicazione in cinque fasi per fare acquisti più mirati e creare un guardaroba in linea con la propria personalità. Grazie a quiz interattivi, liste e tabelle, imparerete a distinguere marchi e materiali sostenibili, a scegliere i capi più adatti alle vostre esigenze.

LA DISPENSA LEGGERA – PER UNA CUCINA VARIA, ORGANIZZATA E SENZA SPRECHI di Elisabetta Sala (Giunti)

Spendere meno, organizzarsi meglio, comprare ciò che effettivamente serve, non sprecare cibo. Questo libro cerca di spiegare come riuscirci. Modificare le proprie abitudini non è semplice, ma iniziare a cercare una via diversa è già un cambiamento, perché presuppone di aver preso coscienza che l’abitudine che avevamo era sbagliata. Insomma rendere più leggera la dispensa è possibile. Può capitare di rientrare a casa e di non avere la più pallida idea di cosa preparare per pranzo e per cena. Menu settimanale? Cibi pronti e in scatola? Dispense stipate di prodotti a caso e  freezer stracolmi? E poi c’è il momento della spesa, durante il quale, nonostante liste, programmi e strategie, si tornate a casa con buste e bustoni di cibo che, a volte, non finisce nemmeno in tavola. In questo libro ci sono consigli per   una   spesa   ragionata,  per cucinare in maniera variata e completa, lasciando spazio alle necessità del momento e senza intasare frigorifero e dispensa. Soluzioni pratiche ed efficaci per contrastare la disorganizzazione e la monotonia e riscoprire la bellezza di cucinare per sé e per gli altri, insieme a tutti i segreti per fare una spesa strategica e arrivare a ogni pasto col sorriso, risparmiando energie, tempo e denaro.

LE FORMIDABILI DONNE DEL GRAND HÔTEL di Ruth Kvarnström-Jones (Casa Editrice Nord)

Questo romanzo è ispirato ad una storia vera e ci conduce attraverso le stanze segrete di un albergo iconico che ha segnato un’epoca. Protagoniste di queste pagine sono delle donne brillanti e determinate, che non hanno avuto paura di sfidare le convenzioni del loro tempo pur di realizzare le proprie aspirazioni, diventando così un esempio di emancipazione e successo. Il libro è ambientato a Stoccolma, nel 1901. In una fredda sera di dicembre, mentre nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d’assegnazione del Premio Nobel, negli uffici ai piani superiori il clima è teso. L’albergo, un vanto per la corona svedese e per l’intera nazione, in realtà è sull’orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d’alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh. Alcuni però non concordano con la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel e la maggior parte del personale maschile si licenzia. Ma Wilhelmina non si arrende e sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze. Grazie al coraggio e all’intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile, un elegante scenario in cui s’incrociano i destini di umili cameriere e arroganti nobildonne, ricche ereditiere e governanti ambiziose.

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