Lo studio sul monte Olibano
Quindi, prende in analisi lo studio che la sala di Napoli dell’Ingv sta facendo sul monte Olibano. «C’è un deficit di deformazione – conclude Di Vito -. Il suolo si deforma un po’ meno di quanto dovrebbe, facendo una simmetria radiale e una valutazione di come si spostava nel passato. Una cosa che può dipendere da tanti fattori, che stiamo studiando nel dettaglio, anche se sembra più un fatto localizzato. E’ un aspetto che rientra nel fenomeno del bradisismo ma dalle caratteristiche diverse».