Ilaria Salis resta in cella: il tribunale di Budapest ha respinto infatti la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della trentanovenne in carcere da 13 mesi con l'accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra.
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Tajani: "Mi auguro l'assoluzione"
«Io mi auguro che la signora Salis possa essere assolta, ho visto che oggi è stata portata in aula ancora in manette e catene ma pare che poi gliele hanno tolte.
Schlein: "Schiaffo irricevibile"
«Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito.» Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
Donzelli: "Non mi sento di assolverla"
«Spetta a noi cercare di difendere i nostri concittadini. Non mi sento di assolvere automaticamente il comportamento della Salis su quello che è successo. Però è una cittadina italiana e il governo farà tutto il possibile per difenderla. Ancora in catene? Ricordo che anche in Italia Tortora era stato portato in catene in tribunale. La giustizia italiana è andata avanti, ci sono altri rispetti, e noi siamo orgogliosi di questo». Lo dice il deputato Fdi, Giovanni Donzelli a margine di un convegno sul premierato a Roma. «Ovviamente l'Italia si batterà per tutti i cittadini che si trovano in condizioni di questo genere», ha aggiunto Donzelli.